Stufi di essere citati dalla pubblicità, lanciano la sfida nel contesto delle Olimpiadi più pubblicitarie della storia
A quelle che si presentano come le Olimpiadi con le regole più ferree su pubblicità e sponsorizzazioni, l’arte ha giocato un bel tiro. A due settimane dall’inizio dei giochi, con Londra invasa come non mai dalla pubblicità, 26 street artist internazionali (anche due dall’Italia, Bla+ e Br1) hanno sferrato la contro-campagna Brandalism, occupando spazi outdoor di Clear Channel, JCDecaux e Primesight con opere che citano brand come Nike, Footlocker, JD Sports, McDonald’s e lo stesso Locog, il comitato organizzatore.
Così gli spessi artisti spiegano il perchè dell’iniziativa: “Il brandalism project vedrà la più grande riappropriazione degli spazi outdoor nella storia del Regno Unito, una sfida all’autorità e alla legittimazione dell’industria pubblicitaria. Siamo stufi di essere citati da pubblicità ad ogni angolo di strada, così abbiamo deciso insieme a un po’ di amici di riconquistare i nostri spazi, un’affissione per volta”.
In cinque giorni il gruppo ha installato 35 opere tra Londra, Leeds, Manchester, Birmingham e Bristol: toccano temi sociali come il debito pubblico, lo sviluppo, l’immagine del corpo, il consumerismo, cultura e le rivolte della scorsa estate. Il collettivo ha anche un sito, brandalism.org.uk/-artists/ con le foto delle opere e la spiegazione del progetto.