Le ragazze non danno molta importanza alle regole dettate dal genere e hanno sempre più fiducia nelle loro capacità, ma la società continua a sostenere i pregiudizi che ne bloccano il potenziale creativo.
È l’amara conclusione di una ricerca commissionata da Lego Group al Geena Davis Institute in occasione della Giornata internazionale delle ragazze celebrata ieri dall’Onu. A farle da contraltare, un video creato dall’agenzia in-house The Lego Agency di cui sono protagoniste ragazze ricche di creatività e spirito imprenditoriale.
La ricerca ha ascoltato un campione di 7mila persone, tra genitori e figlie 6-14enni in Cina, Repubblica Ceca, Giappone, Polonia, Russia, Uk e Usa, evidenziando la necessità di demolire vecchie percezioni e costruirne nuove. Le ragazze, di fatto, sono già pronte, la società – a cominciare dalle famiglie – ancora no, anche quando si tratta semplicemente di giocare: i genitori che hanno risposto al sondaggio hanno sempre immaginato un maschio (85 a 15) per le professioni più creative, gli sport, lo studio.
E sebbene molti genitori considerino Lego come un ottimo esempio di gioco inclusivo, in realtà la grande maggioranza dei rispondenti incoraggia a giocarci più i figli che le figlie (76 a 24).