Ambientato negli ultimi anni della Guerra Fredda, il videogame Call of Duty: Black Ops Cold War ha contato in Svezia su un lancio orchestrato per interessare non solo i gamer incalliti ma anche un pubblico più generalista.
Ispirato al concetto che le informazioni sono una parte vitale per la vittoria in un conflitto, l’agenzia Stendahls ha pensato di mettere gli influencer alla prova del poligrafo durante una sessione di Q&A con i fan.
Così interviste ordinarie sono state trasformate in interrogatori, con tanto di agente russo di fronte.
«Che vi piaccia o no, gli influencer devono essere considerati un asset vitale del marketing. Il problema è che usare gli influencer può far perdere al brand il controllo del progetto, o può portare a stringere collaborazioni non sostenute da un’idea creativa – dicono il copywriter Mikael Andersson e Alexander Skoglund, art director -. Volevamo cambiare il modo in cui i brand lavorano con gli influencer e mostrare che si può creare una comunicazione di alta qualità che sia divertente per il pubblico ma anche rilevante per il prodotto».
Qui sotto i video dei quattro ambassador coinvolti.