Il programma sarebbe una sorta di ‘Disney Prime’, come viene chiamato internamente, che darebbe diritto a sconti e offerte speciali su servizi di streaming, parchi a tema, resort e merchandise. L’azienda “è solo una delle idee che stiamo esplorando”
Dovrebbe assomigliare a Prime di Amazon, che offre spedizioni gratuite, lo streaming di Prime Video e sconti da Whole Foods, nei paesi dove c’è, il programma membership che Disney sta valutando.
Una sorta di ‘Disney Prime’, come viene chiamato internamente, che, secondo quanto racconta il Wall Street Journal, a fronte di una fee annuale o mensile darebbe diritto a sconti e offerte speciali su servizi di streaming, parchi a tema, resort e merchandise.
L’obiettivo di questa membership sarebbe quella di fidelizzare i clienti, portarli a spendere di più attratti dalle offerte e favorire il cross-selling dei clienti di un servizio ad altri tipi di intrattenimento, ad esempio l’abbonato streaming che potrebbe valutare una visita a un parco a tema attratto dallo sconto. Oppure gli appassionati di una serie potrebbero acquistare magliette e costumi per i bambini, semplicemente scannerizzando un QR code sullo schermo. O addirittura, idea che i manager hanno discusso, permettere ai soli abbonati la possibilità di acquistare merchandising esclusivo come la “darksaber” vista nella serie Star Wars The Mandalorian.
Non ultimo, la membership sarebbe uno strumento per acquisire informazioni utili sui clienti, spaziando dagli acquisti sullo shop ai programmi visti, i viaggi intrapresi.
Già esistono in questo senso canali attivi, come il fan club D23: come spiega la testata, costa tra i 99,99$ e i 129,99$ l’anno e dà diritto a partecipare a eventi esclusivi, come il D23 Expo che si terrà tra il 9 e l’11 settembre in California, ricevere merchandise e, all’epoca in cui Disney+ era stato lanciato, 3 anni di abbonamento a prezzo scontato.
“Il programma membership è solo una delle idee che stiamo esplorando” dice Kristina Schake, senior executive vice president and chief communications officer di Disney, “accanto a tutte quelle tecnologie che abilitano nuovi modi per personalizzare l’esperienza dei consumatori e ci permettono di distribuire entertainment, esperienze e prodotti più rilevanti per ognuno dei nostri ospiti”.
Secondo il WSJ un fan dell’idea sarebbe lo stesso ceo Bob Chapek, che si sarebbe espresso a favore di uno strumento che favorisca il cross-selling.