L’agenzia creativa, parte di Casta Diva Group, ha ideato e messo in scena l’evento di A2A in occasione di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”
‘Light is Life. Festa delle Luci A2A’, evento ideato e prodotto da Casta Diva Ideas (parte di Casta Diva Group), si è appena concluso dopo aver fatto brillare con le sue luci Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 dal 10 al 26 febbraio. Ha registrato la presenza di 640.000 visitatori nelle due città, andando oltre ogni previsione.
La magia delle luci ha fatto risplendere i monumenti e gli angoli più rappresentativi e suggestivi delle due città, grazie alle opere di 17 importanti artisti provenienti da tutto il mondo, tra cui sette special guest che hanno reso unica la manifestazione con opere suggestive e immersive: Amigo&Amigo, Angelo Bonello, Chila Kumari Burman, Marco Lodola, Federica Marangoni, Ivan Navarro e Oliver Ratsi.
L’evento si è rivelato un vero e proprio trionfo della bellezza e dell’arte, che ha emozionato e affascinato non solo i visitatori di ogni età, ma anche la critica e gli esperti del settore che ne hanno parlato diffusamente sulle principali testate d’arte e di design durante tutto l’arco della manifestazione.
‘Light is Life’ ha introdotto delle novità all’interno del panorama mondiale dei Light Art Festival, generalmente affidati unicamente a Light Artist, coinvolgendo anche autori di rilievo internazionale nel circuito dell’arte e selezionandone le opere di luce più idonee per il percorso espositivo e anche introducendo l’elemento musicale, sonoro e interattivo, come forte elemento di coinvolgimento.
Il segreto di questo successo è da attribuire in gran parte al profondo studio, condotto dalla direzione artistica – affidata ad Angelo Bonello, light artist di fama mondiale e fondatore di Kitonb Creative Studio, e a Francesco Paolo Conticello, ceo di Casta Diva Ideas e Shows & Events Artistic Director di Light is Life – della storia dei siti in cui sono state collocate le opere d’arte: la simbologia delle location selezionate ha creato un dialogo con le stesse installazioni, rinforzando l’attrattiva del festival.
Le opere sono state create per esaltare la storia e il patrimonio artistico delle due città, è il caso del Capitolium con la Vittoria Trasfigurata, ispirata alla Vittoria Alata, una delle icone principali della città di Brescia, dei 3D Mapping proiettati in Piazza della Loggia, a Brescia e a Piazza Vecchia, a Bergamo, che attraverso l’Intelligenza Artificiale hanno portato in superficie anche tesori artistici semisconosciuti delle due città, come, nel caso di Bergamo, l’archivio digitalizzato della Biblioteca Angelo Mai, ospitata all’interno di Palazzo Nuovo, su cui era proiettata l’opera d’arte.
Le cose che non possiamo dimenticare ha raccolto in un’emozionante pantomima vocale e visiva le testimonianze di personaggi illustri e comuni di Brescia nel rispondere alla domanda “Quali sono le cose che non possiamo dimenticare?”, con un risultato dall’effetto fortemente commovente anche per i non bresciani.
Light is Life ha permesso agli stessi cittadini di conoscere siti d’interesse storico artistico poco noti e aneddoti della propria città, sviluppando una nuova consapevolezza e rinforzando il proprio senso di appartenenza.
Light is Life è stato anche in grado di realizzare un’operazione unica in termini di risultati nell’ambito della solidarietà, con la costruzione di una strategia di fundraising basata su diversi pilastri: il merchandising, il saltafila e l’adozione di un’opera da parte di aziende del territorio, il cui ricavato è stato devoluto alla Fondazione Banco dell’energia, che si occupa da anni di supportare le famiglie in difficoltà per via della povertà energetica.
Anche la sostenibilità è stata protagonista di Light is Life, oltre che per i numerosi messaggi contenuti nelle opere degli artisti, anche per le emissioni, ridotte al minimo grazie all’utilizzo unicamente di fonti rinnovabili, a dispositivi a led e a tecnologie avanzate.
Grazie all’unicità del concept, alla suggestività della sua realizzazione e della profonda capacità di rappresentare il territorio, l’evento ha registrato l’apprezzamento convinto da parte del pubblico, dei critici d’arte, degli addetti ai lavori, e delle istituzioni coinvolte.
«È per me un onore essere stato chiamato in qualità di curatore del festival – commenta Angelo Bonello, light artist e Direttore Artistico di Light is Life -. Oggi la luce è diventata un vero e proprio strumento con il quale dipingere nuovi scenari, nuove emozioni, nuove storie e grazie a Light is Life la luce è stata la vera protagonista del festival. Abbiamo creato un percorso immaginario nella Storia, che dal fuoco primordiale, attorno al quale gli esseri umani si sedevano ad ascoltare i racconti, è arrivato fino a Brescia e a Bergamo, dove la luce è diventata vera e propria arte contemporanea, grazie alla quale raccontare al pubblico il nostro presente e quali valori vogliamo portare nel nostro futuro”.
«Siamo molto soddisfatti del successo di Light is Life che ha superato ogni nostra aspettativa – afferma Francesco Paolo Conticello, amministratore delegato di Casta Diva Ideas e Shows & Events Artistic Director di Light is Life – e onorati che abbia incantato il pubblico fin dall’accensione della prima opera d’arte. Inoltre, il riscontro positivo della critica, di molte riviste di arte e di design e degli addetti ai lavori che hanno apprezzato la forte valenza artistica della manifestazione, ci ha confermato che questa nuova direzione intrapresa sia un’intuizione vincente. Questo festival rappresenta, infatti, il primo importante appuntamento di una serie di grandi eventi spettacolari che renderanno protagoniste le nostre città e il nostro bellissimo territorio grazie all’arte e alla cultura trasfigurate e rese accessibili con modalità innovative ed inedite. Un ringraziamento va alla grande squadra di creativi e professionisti di Casta Diva Ideas, che con le sue straordinarie capacità ha saputo realizzare un evento unico in Italia e con pochi eguali a livello internazionale».