Nell’arco di due anni Coop intende lanciare circa 5000 nuovi prodotti che innoveranno l’offerta del 50%, per raddoppiare il fatturato dei prodotti a marchio dagli attuali 3 a 6 miliardi in 4 anni. La comunicazione a supporto è firmata da I’m Not a Robot di Giovanni Porro con media di PHD
Coop spinge sui prodotti a marchio. Nell’arco dei prossimi due anni l’insegna conta di lanciare circa 5000 nuovi prodotti (tra riformulazioni, cambi di packaging così da esaltarne i contenuti e proposte fino ad oggi inedite) che innoveranno l’offerta del 50% sia andando a coprire interi segmenti di mercato un tempo non frequentati dalla marca di un supermercato (vuoi per occasioni di consumo specifiche o per la particolare materia prima utilizzata e/o la complessità della formula nutrizionale) o ampliando significativamente le gamme già in essere (ad esempio le 57 varianti di caffè Coop che arrivano a scaffale in questi giorni).
L’obiettivo è raddoppiare il fatturato dei prodotti a marchio nell’arco dei prossimi 4 anni passando dagli attuali 3 ai 6 miliardi di fatturato (complessivamente Coop ha un giro d’affari di 14,4 miliardi di euro frutto dell’operato di 79 cooperative di consumatori di cui 7 grandi). Un assaggio di quanto sta per accadere – fa notare l’insegna – in realtà è già avvenuto alla fine del 2021 quando a novembre è approdata nei punti vendita la nuova linea dei “rossi” (la linea di pomodori e derivati) passando da un’offerta di 22 prodotti a oltre 40 referenze. In questo caso la crescita delle vendite nei primi due mesi ha fatto segnare un +8%. A maggio e giugno i primi slot a entrare in assortimento saranno i prodotti della prima colazione e successivamente a cavallo dell’estate bevande alcoliche e analcoliche, pasta, primi piatti e condimenti.
«La nuova offerta – spiega Maura Latini, a.d. di Coop Italia – prende forza dalla valutazione di ciò che sta succedendo nel mondo della grande distribuzione italiana che si sta profondamente trasformando: i discount continuano a crescere e sfiorano quote del 20%, gli acquisti in promozione sono tornati a aumentare, negli ultimi 15 anni le marche hanno ceduto metà della loro quota di vendita. E in questo scenario così turbolento è arrivata prima la pandemia e ora la guerra».
«Questo è un progetto che nasce grazie ai dipendenti Coop e ai soci – aggiunge Paolo Bonsignore, direttore marketing e responsabile del prodotto a marchio Coop Italia -. Abbiamo raccolto da loro decine di migliaia di segnalazioni e idee di prodotto, e abbiamo rivoluzionato gli assortimenti per andare incontro alle richieste. Un processo che mette davvero il socio al centro. Per numero di referenze trattate e rapidità di implementazione, si tratta del più imponente progetto di riposizionamento e rilancio mai sviluppato in Italia da un’azienda, sia essa di produzione che di distribuzione. Un challenge imponente che per la sua dimensione e per la velocità richiesta dai piani, ha reso necessario lo sviluppo di nuove metodologie di marketing e di ricerca».
In comunicazione la ‘rivoluzione’ di Coop sarà visibile da fine maggio a partire dal packaging per toccare poi tutte le altre leve, fino alla pubblicità.
Il piano media – gestito in collaborazione con il centro media PHD – prevede tv, digital e radio con creatività a cura di I’m not a Robot, l’agenzia di Giovanni Porro.
L’investimento in comunicazione per questo progetto – ha detto l’a.d. – per il 2022 sarà di almeno 10 milioni di euro.