A Vinitaly il fondatore del colosso dell’ecommerce Jack Ma ha incontrato il primo ministro Matteo Renzi
Giocando sull’assonanza in cinese tra ‘9’ e ‘vino’, il 9 settembre prossimo sarà la giornata del vino, non solo italiano, in Cina: l’ha annunciato Jack Ma, fondatore di Alibaba, al Vinitaly durante il dibattito con il primo ministro Matteo Renzi sulle frontiere dell’ecommerce.
L’Italia ha un grande ritardo rispetto alla Francia sul commercio di prodotti di lusso e food & wine, anche per la poca riconoscibilità dei brand italiani: solo il 6% di quota di mercato contro il 55% dei francesi venduti sulla piattaforma Alibaba.
Durante il dibattito il primo ministro italiano ha insistito sulla necessità di una narrazione migliore dell’Italia, tanto agli italiani quanto agli stranieri che pure subiscono il fascino dell’enogastronomia, ‘Italian Sounding’ compreso stimato tra i 60 e i 90 miliardi di mancati guadagni per le imprese italiane.
Se il vino italiano avrà lo stesso successo delle aragoste canadesi – Ma ha raccontato che 2 anni fa il governo canadese chiese il suo aiuto per smaltire un surplus di crostacei, e in 5 ore ne furono vendute 96mila – allora converrà cominciare a fare scorta prima della prossima vendemmia.
Marketplace per il sistema Italia
Sulla promozione dei prodotti italiani BBF (acronimo di ‘belli e ben fatti’) nei settori alimentari, abbigliamento, arredo e complementi d’arredo aveva puntato anche Poste Italiane 3 anni fa attraverso una partnership sull’ecommerce siglata con China Post per sostenere l’export delle PMI.
Si trattava di una piattaforma in affiancamento ai distributori per portare i prodotti italiani in Cina ‘chiavi in mano’ sul marketplace ULE di China Post.