Tre le aree della call di P&G: logistica e mobilità, educazione e comunicazione al consumatore, fine ciclo vita prodotti
Se la casa madre americana è attiva già da anni nello scouting di startup con cui condurre progetti di innovazione, Procter & Gamble Italia ha lanciato ieri la sua prima call incentrata sulla sostenibilità ambientale. Green Start(up), così si chiama l’iniziativa, è aperta fino al 10 maggio e verrà condotta in collaborazione con LVenture Group, venture capital italiano e acceleratore di start-up tra i principali a livello europeo, e il Women’s Forum for the Economy & Society.
L’iniziativa nasce nell’ambito della campagna di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”, con cui Procter & Gamble Italia sosterrà e realizzerà nel nostro Paese iniziative di innovazione, sostenibilità ambientale e responsabilità sociale.
«P&G Italia per la prima volta apre al mondo delle startup – spiega Paolo Grue, Presidente e AD Procter & Gamble Italia -. La pandemia ha accelerato l’importanza e l’urgenza di temi come quello della sostenibile e ha accelerato l’adozione delle tecnologie da parte dei cittadini. Aprire le porte alle startup vuol dire portarci a casa quell’agilità, velocità e innovazione necessari per poter essere competitivi. La partnership con il Women’s Forum for the Economy & Society, inoltre, ci permette di combinare innovazione e sostenibilità con un altro tema per noi fondamentale e su cui siamo impegnati su più fronti da tempo: quello dell’empowerment femminile e della parità di genere».
Tre gli ambiti della call, stabiliti a monte dato che sono quelli per cui l’azienda ha stanziato investimenti e intende avviare collaborazioni che durino nel tempo: logistica e mobilità, per ridurre l’impatto ambientale dei processi logistici del trasporto dei prodotti e della mobilità degli oltre 1000 dipendenti di P&G in Italia; educazione e comunicazione al consumatore, per individuare strumenti che educhino i consumatori ad un uso responsabile dei prodotti, dato che la fase del consumo è quella che ha l’impatto ambientale più importante dal 60 all’80%; la fine del ciclo di vita dei prodotti, per ridurre l’impatto ambientale dei prodotti giunti a fine vita e innovare i modelli e le tecnologie di riciclo, anche per i prodotti elettronici più difficili da riciclare.
LVenture seguirà l’azienda in tutte le fasi, dalla selezione delle startup all’implementazione dei progetti e integrazione delle soluzioni nel business, come spiega Antonella Zullo, Head of Open Innovation, incluso un bootcamp che per forza di cose quest’anno si svolgerà solo in modalità digitale.
Per candidarsi basta andare sul sito di P&G e proporre la soluzione in risposta ad una delle challenge, coerente con il tema della sostenibilità ambientale. Quelle migliori e più in linea con i problemi proposti saranno selezionate e potranno diventare partner della multinazionale per la realizzazione di progetti pilota. Non sono previsti premi in denaro perché “abbiamo preferito un approccio di lungo periodo, una collaborazione di business che per i vincitori avrà più impatto sul loro successo economico – spiega Grue -. Crediamo sia più win-win lavorare insieme a un progetto pilota, aprire nuove aree e opportunità commerciali”.
In partnership con il Women’s Forum for the Economy & Society, P&G annuncia inoltre la creazione di WomenEntrepreneurs4Good, un programma europeo di promozione dell’imprenditoria femminile che tiene insieme l’attenzione per la sostenibilità e l’impegno verso le parità di opportunità e condizioni per uomini e donne.
Nelle intenzioni del piano c’è la selezione nei prossimi mesi di alcune tra le migliori realtà imprenditoriali al femminile di Italia, Francia e Germania attive nel campo della sostenibilità, cui sarà offerto di accedere a un percorso di consulenza e coaching offerto dall’HEC IDEA Center della HEC Business School di Parigi, in testa a tutti i ranking delle migliori business school del mondo.