Un video o una foto di spalle per dire no all’uso del filtro ‘Bold Glamour’ che trasforma l’aspetto di una persona, ma a lungo termine è dannoso per l’autostima.
È l’invito che il brand Unilever ha lanciato per amplificare l’operazione ‘No Digital Distorsion’, manifesto che estende ai social l’impegno a ritrarre sempre le donne come sono nella realtà, senza manipolarne l’immagine. In particolare, Dove invita a rifiutare il filtro potenziato dall’AI e in grado di modificare il volto di chi lo usa, aggiungendo il make-up in modo molto realistico.
La campagna, creata dall’agenzia David Madrid, è stata lanciata su Instagram e TikTok, due dei social che più di altri fanno dei filtri il loro pane quotidiano, proiettando un’immagine stereotipata.
Secondo Dove, il 72% delle ragazze di 13 anni o più ha scaricato un filtro o un’app per modificare il proprio aspetto fisico nelle foto, dovendosi confrontare con immagini di una bellezza che in realtà non esiste. Inoltre, il report di Dove ‘Global Beauty and Confidence’ del 2016 segnalava che il 77% delle donne pensa che tutte le immagini sui media sono state distorte digitalmente, e il 68% dichiara che la pressione per raggiungere questi standard impossibili le fa sentire ansiose.
“La visione di immagini di bellezza irrealistiche e irraggiungibili crea un obiettivo irraggiungibile che porta a sentimenti di fallimento”, ha dichiarato Jess Wiener, esperta culturale per il progetto Dove Self-Esteem.
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Per prendere parte alla campagna basta pubblicare un video in cui volti le spalle al filtro Bold Glamour, usando gli hashtag #TurnYourBack, #BoldGlamour e #NoDigitalDistorsion.
Dove ha anche coinvolto sei content creator che incarnano e veicolano autenticamente messaggi di body positivity, inclusione e accettazione di sé, amplificando la portata positiva dell’iniziativa #TurnYourBack su TikTok: Hanna Braids, Luciano Spinelli, Benedetta De Luca, Samuele Bartoletti, Ale Hilton, Adriana Bazgan.