Tommy Hilfiger ha annunciato ieri un nuovo approccio, sintetizzato nello slogan ‘Make it Possible’, che mette al centro sostenibilità ambientale e sociale.
Il proposito è quello di creare una moda che azzeri gli sprechi e coinvolga tutti, all’insegna della visione ‘Waste Nothing and Welcome All’ e che si concretizza in 4 pilastri e 24 obiettivi da conseguire entro il 2030.
Le quattro aree d’azione sono: Circle Round, realizzando prodotti che siano totalmente circolari e parte di un ciclo sostenibile; Made for Life, ovvero un modo di operare sensibile ai problemi dei cambiamenti climatici, del consumo di suolo e acqua potabile e dell’inquinamento chimico, dalle materie acquistate fino ai prodotti commercializzati; Everyone Welcome, ossia essere un marchio sempre inclusivo e totalmente accessibile; e Opportunity for All, per creare un accesso paritario alle opportunità in azienda. Il piano di sostenbilità si inscrive in quello della holding casa madre PVH Corp.
Tra le iniziative sostenibili lanciate dal brand in passato si contano Tommy Hilfiger Adaptive, per semplificare la vestizione di bambini e adulti con disabilità, e la Tommy Hilfiger Fashion Frontier Challenge, un programma globale per il supporto alle startup e scaleup che sviluppano soluzioni in grado di promuovere l’inclusione e la sostenibilità nella moda.
Più di recente, Tommy Hilfiger ha lanciato il People’s Place Program, per una maggior rappresentanza delle comunità di colore e indigene (BIPOC) nella moda e nei settori creativi. A oggi, oltre l’80% degli stilisti di Tommy Hilfiger ha seguito una formazione sulle strategie della moda circolare e, nel 2019, il 72% del cotone utilizzato dall’azienda a livello globale proveniva da fonti più sostenibili. 2 milioni di capi in denim, inoltre, sono stati lavorati all’insegna del minore impatto, con un taglio sulla quantità di acqua ed energia utilizzate.
L’azienda ha inoltre aderito nell’agosto 2019 al Fashion Pact che unisce numerose aziende del settore e collabora alle alle iniziative Make Fashion Circular e Jeans Redesign della Ellen MacArthur Foundation.