Per l’Osservatorio Altagamma il lusso incontra la prima frenata in 15 anni e nel 2024 rallenta la sua marcia (-2%)

L’Altagamma Consensus stima per il 2025 un recupero moderato, con marginalità imprese di circa +3%

Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma

Per la prima volta in 15 anni – fatta eccezione per il periodo della pandemia – il lusso nel 2024 ha rallentato la sua corsa. Lo rileva la 23ma edizione dell’Osservatorio Altagamma, presentata ieri a Milano, che stima a 1.478 miliardi di euro il mercato globale dell’alto di gamma, in calo del 2% sull’anno precedente che aveva portato risultati record. In controtendenza, segnala l’Osservatorio, il lusso esperienziale che cresce del 5% premiando ospitalità, fine dining, wellness.

Per il 2024, il mercato dei beni di lusso personali registra un giro d’affari stimato di circa 363 miliardi di euro (vs 369 del 2023). Il difficile contesto geopolitico ed economico attuale, caratterizzato da due conflitti, inflazione, aumento dei prezzi con un calo del potere d’acquisto e della fiducia dei consumatori, ha influito su tutti i mercati.

Il rallentamento è guidato in particolare dall’Asia, con un contesto fortemente negativo in Cina, solo parzialmente controbilanciato dall’ottimo risultato del Giappone e da altre geografie tendenzialmente in linea con lo scorso anno.

Protezionisimo. “In parte si tratta di un processo di normalizzazione che segue il forte rimbalzo post-Covid, ha dichiarato Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma -. Prevediamo per il 2025 una moderata ripresa guidata dalle esperienze (ospitalità, fine dining, wellness), dai mercati più solidi come Europa e America e dalle positive performance di gioielli e cosmesi. Sarà fondamentale lavorare in modo coeso, a livello italiano ed europeo, per proteggere le nostre imprese dai rischi del crescente protezionismo internazionale”.

Polarizzazione. L’Osservatorio registra una forte polarizzazione tra i consumi di altissima gamma, più positivi, e quelli di un lusso più aspirazionale che evidenziano una marcata sofferenza, parzialmente assimilabile al calo di interesse per gli acquisti da parte delle generazioni più giovani. L’Altagamma Consensus, realizzato con il contributo di analisti del comparto, stima per il 2025 un recupero moderato, con una marginalità delle imprese di circa +3%.

Perdite. “Nonostante le complessità macroeconomiche, la spesa per il lusso ha mantenuto una notevole stabilità, trainata dal desiderio dei consumatori di vivere esperienze di eccellenza. La perdita di 50 milioni di consumatori negli ultimi due anni, unitamente a una diminuzione della fiducia nei confronti del settore, rappresenta un segnale importante per i brand, che dovrebbero cogliere questo momento di incertezza per prendere decisioni ponderate e definire proattivamente le proprie strategie a medio-lungo termine.

Per riconquistare i consumatori, soprattutto quelli più giovani, e mantenere una ampia base di consumatori, sarà essenziale tornare a investire sulla creatività e su temi di conversazione ampi e, al contempo, rilevanti per il brand”, hanno spiegato Claudia D’Arpizio e Federica Levato, Senior Partner di Bain & Company e autrici del report.

Prodotti. Per il 2025, l’Altagamma Consensus prevede crescite più modeste per pelletteria (+2%) e calzature (+1%), stima una crescita moderata dell’abbigliamento (+3%), molto polarizzata fra i marchi che continuano a crescere (quiet luxury) e marchi che registrano performance minori, mentre la cosmesi si conferma fra le best categories con una crescita stimata del 6%, insieme con i gioielli (+4,5%).

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Per l’Osservatorio Altagamma il lusso incontra la prima frenata in 15 anni e nel 2024 rallenta la sua marcia (-2%) ultima modifica: 2024-11-14T10:21:04+01:00 da Redazione

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