“Scary Good” è il nuovo manifesto creativo di Nike Football, un approccio di comunicazione che mira a dare nuova linfa alla marca con una buona dose di aggressività, creatività e ironia.
Come spiega la nota di Nike, lo scopo è “rompere con il calcio noioso e ispirare atleti e tifosi con uno stile di gioco intrepido e creativo” e, in definitiva, più divertente.
Viene ripresa e declinata nel mondo calcio la filosofia varata lo scorso anno per le Olimpiadi con la campagna “Winning Isn’t for Everyone” per la quale vincere non è cosa da tutti ma solo per i migliori, con tanti saluti all’approccio inclusivo adottato da diversi concorrenti.
Anche qui, in “Scary Good”, l’invito esalta un gioco “istintivo e offensivo” rivolgendosi “ad atleti e tifosi che non vogliono solo vincere, ma che mirano a far venire gli incubi ai loro avversari per l’ennesima sconfitta devastante”. Il film termina infatti con le parole “Don’t just beat them. Give them nightmares” pronunciate da una voce inquietante.
Ad alleggerire tutta questa aggressività ci pensa l’ironia e l’estetica da horror B movie. La campagna, ideata da Wieden + Kennedy London, si ispira infatti al mondo dei film da brivido anni ’70-’80, guardati in tv a tarda notte, ai cartoon per adulti anni ’90, ma pescando anche a piene mani dell’eredità delle storica creatività di Nike Football.
Il film manifesto “Scary Good” da 60” presenta un montaggio degli 8 film che compongono la campagna, ciascuno dedicato a campionesse e campioni: si comincia con Alexia Putellas e Kylian Mbappé, seguiranno Ronaldinho Gaúcho, Giulia Gwinn, Erling Haaland, Kerolin, Sam Kerr, Cole Palmer, Salma Paralluelo e Vini Jr.
Debuttano infatti oggi i film con protagonista la calciatrice spagnola “Free Psychic Readings with Alexia”, nei panni di una sensitiva con tanto di sfera di cristallo che le permettere di prevedere le mosse dei suoi avversari, e “Kyller Instinct” che racconta di un portiere traumatizzato e di un reparto ospedaliero pieno di difensori che hanno recentemente affrontato l’attaccante francese.
