Dopo lo scivolone di Balenciaga, incappata lo scorso novembre in una figuraccia di proporzioni globali a causa della campagna che ritraeva bambini in un contesto discutibile, il gruppo Kering ha deciso di correre ai ripari.
In occasione della presentazione dei risultati finanziari, il chairman e ceo Francois-Henri Pinault ha dichiarato che verrà nominata una persona responsabile della supervisione delle campagne pubblicitarie dei brand del gruppo, che oltre a Balenciaga include Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Alexander McQueen, Brioni, Boucheron, Pomellato.
Come spiega Business of Fashion, la campagna era stata ritirata, seguita dalle scuse ufficiali del direttore creativo Demna Gvasalia. Nessuna testa era rotolata e anche Pinault ha dichiarato che si è trattato di un “errore di giudizio” e che il gruppo si è impegnato per garantire che ciò non accada più. Il nuovo responsabile della brand safety dovrà revisionare le principali campagne pubblicitarie, considerarle da diversi punti di vista e provare a comprendere come potrebbero essere percepite e criticate.
Il gruppo cercherà anche un’agenzia esterna che aiuti a sovrintendere il marketing e l’advertising.
Pinault ha detto inoltre che il backlash causato dalla campagna ha avuto conseguenze sulle vendite in Uk, Usa e Medio Oriente tra fine novembre e dicembre. “Balenciaga ha da lavorare molto per risanare la propria immagine negli Stati Uniti” ha detto.
Kering nel 2022 ha superato i 20 miliardi di ricavi ma nel quarto trimestre le vendite sono calate del 7%, in particolare quelle di Gucci – il brand più grande del gruppo – calate dell’11%.