Dopo la debacle di Dolce & Gabbana, anche Burberry dimostra di capire poco tradizioni e sensibilità del mercato cinese
Senza toccare le vette raggiunte poco più di un mese fa da Dolce & Gabbana, un altro brand di moda ha dimostrato di capire poco le tradizioni e la sensibilità dei cinesi.
Si tratta di Burberry, che il 3 gennaio ha lanciato la sua prima campagna in vista del Capodanno lunare, fissato per il 5 febbraio. Una festa che, pressapoco come in Occidente, è incentrata sulla famiglia, sullo stare insieme con tanti auguri di gioia, fortuna e prosperità.
E la campagna di Burberry scattata e diretta dal fotografo Ethan James Green effettivamente mostra una famiglia e generazioni diverse, peccato che il pubblico abbia notato solamente la mancanza di gioia nei volti e abbia letto nei contenuti (video ormai irreperibile) la storia di parenti-serpenti che stanno pianificando l’assassinio della ricca nonna per appropriarsi della sua eredità.
“Inquietante” e “da brividi” sono gli aggettivi ritrovati dalla testata Jing Daily nei commenti su Sina Weibo, dove la campagna è stata vista da centinaia di migliaia di utenti. “Chiaramente non si parla di Capodanno cinese, ma di una strana famiglia che mi mette i brividi”; un altro commenta “Unhappy family, unhappy Burberry. Qui nessuno sembra normale”, mentre altri vedono nella mancanza di felicità un riferimento alla situazione economica del paese meno brillante.
Tutti comunque hanno rilevato il cattivo gusto del brand nell’appropriarsi della festività per vendere prodotti, senza però sforzarsi di capirla, semplicemente appiccicandoci sopra la propria estetica.
La famiglia disfunzionale, con le stesse atmosfere algide introdotte dal nuovo direttore creativo Riccardo Tisci, è stata al centro anche della campagna natalizia, senza però suscitare particolari critiche.
Sotto i visual con le nuove testimonial di Burberry per il mercato cinese, le attrici Zhao Wei e Zhou Dongyu, al loro debutto nel ruolo.