Per New York una transizione da città simbolo dell’individualismo (e dell’egoismo) a luogo inclusivo e accogliente per tutti
Si tratta di un cambio epocale quello avviato da The Partnership for New York City, insieme al governatore Kathy Hochul e al sindaco Eric Adams. Da sempre considerata l’epicentro dell’individualismo, con tutti i meriti, le eccellenze, le opportunità ma anche le disuguaglianze del caso, la città di New York ha avviato la campagna “We ❤ NYC” che ripropone in versione comunitaria lo storico logo “I ❤ NYC” ideato da Milton Glaser nel 1977.
Una transizione dal ‘me’ al ‘we’ che al suo interno include tutti quegli elementi che possono rendere New York un luogo inclusivo, universale e diverso, attrattivo per persone di tutte le età e di tutte le etnie. E una diretta call to action rivolta agli 8,5 milioni di newyorkesi e ai 10 milioni di persone che vivono nell’area metropolitana per riportare la città al suo splendore dopo la pandemia.
La campagna è partita lunedì in tutti e cinque i quartieri della città su una vasta gamma di formati out of home e digital out of home, anche in zone di primaria importanza come Times Square, Madison Square Garden, Yankee Stadium, soggetti stampa pianificati sul New York Times, Wall Street Journal, The New Yorker e New York Magazine mentre online ci sono il canale @welovenyc su Instagram e il sito welovenyc.nyc.
La campagna è stata ideata dall’agenzia creativa indipendente Founders, che ha rinnovato il classico logo “I ❤ NYC” e ha aggiunto una serie di emoji capaci di trascendere le barriere di linguaggio e culturali: i soggetti sono tantissimi e altri se ne aggiungeranno seguendo le proposte dei cittadini.
Oltre a queste creatività, ci saranno anche poster creati da artisti del gruppo di agenzie indipendenti by The Network, ognuno dei quali è stato invitato a creare una rappresentazione della città dal proprio punto di vista.
Hanno partecipato all’ideazione anche i marketing executive Maryam Banikarim, Andrew Lerner e i loro team dell’agenzia MaryamB, Grain Group e Graham Clifford.
By The Network Wild Posters Artists:
Angel Cedeño, Alan Wesley, Juan Ghab, Yossi Lemel, Shake Turton, Maxi Macdonnell, Bozhidar Ivan, Vessela Karapetrova, Fabian Olaya, Lucas Fernandez, Manya Scheiss, Ezequiel Rivadeneira, Agustina Rodriguez, Faye Larkin, Emanuela Belovarski.
Credits
Lead Creative Agency: Founders
Lead Campaign Consultant: MaryamB
Lead Media Agency: Grain Group
Client: Maryam Banikarim, Andrew Lerner, Debra Goetz
Founder & Chief Operating Officer: Tanya De Poli
Founder & Chief Creative Officer:Checha Agost Carreño
Creative Team: Katie Reid, Kristen Mizushima, Martin Alfred, Felipe Rostagnol, Angel Cedeño, Agustina Rodriguez, Camila Barrera, Shake Turton, Meghan Smart, Ezequiel Rivadeneira, Anibal La Torre.
Head of Production: Delfina Lamino
Head of Strategy: Alma Berruecos
Lead Project Manager: Emma Tonetti
Digital Strategist:Nahir Schumacher
Digital Project Manager: Agustina Matijas