I francesi amano molto le etichette che in un colpo d’occhio riassumono caratteristiche e valori nutrizionali, anche se non sempre il ‘semaforo’ funziona, come nel caso del Nutriscore che penalizza i prodotti locali (per non parlare di quelli italiani).
Ora il Parlamento ha adottato definitivamente, dopo il voto in Senato, un disegno di legge per creare entro il 2023 il ‘cyberscore’, semaforo in grado di informare gli utenti di siti, piattaforme digitali e servizi di messaggistica istantanea e di videoconferenza riguardo alla protezione dei loro dati online.
L’idea del cyberscore è di portare la sicurezza informatica ai non specialisti obbligando gli operatori a comunicare informazioni sui dati ospitati direttamente da loro o da fornitori e, soprattutto, sul cloud.
Gli operatori dovranno sottoporsi a un audit che sarà effettuato dall’Anssi (Autorité nationale de la sécurité des systèmes d’information).