Seed ha avviato una collaborazione con Fondazione Cesvi – Ets, una delle principali organizzazioni umanitarie italiane, per supportare il potenziamento della presenza online dell’ente. Il progetto, partito a febbraio 2025, coinvolge sia il sito istituzionale sia il portale dedicato ai regali solidali.
Fondata a Bergamo nel 1985, Cesvi è oggi attiva in 23 Paesi nel mondo e da quarant’anni si impegna nella difesa dei diritti dei più vulnerabili, soprattutto dei bambini.
L’obiettivo del progetto con Seed è rafforzare la visibilità digitale dell’organizzazione, contribuendo concretamente all’aumento delle donazioni, in particolare per interventi legati alle emergenze umanitarie, come quelle recentemente affrontate in Myanmar e a Gaza.
La collaborazione prevede una prima fase di analisi strategica, che include un audit tecnico approfondito, lo studio delle keyword e la revisione dell’architettura informativa. Successivamente, Seed fornirà consulenza continuativa e un supporto tecnico mirato, con un monitoraggio costante delle attività per valutare i risultati.
Questo approccio seo olistico e personalizzato mira non solo a migliorare il posizionamento per keyword evergreen, ma anche a incrementare la visibilità nei momenti in cui è fondamentale mobilitare rapidamente l’attenzione degli utenti.
«Essere efficaci nel nostro impegno umanitario significa anche saper comunicare in modo chiaro e tempestivo, raggiungendo le persone ovunque si trovino – dichiara Michele Messina, digital marketing manager di Cesvi – La collaborazione con Seed rappresenta un passo importante per rafforzare la nostra voce nel digitale, aumentando la consapevolezza sulle crisi umanitarie e incentivando la partecipazione attiva di chi desidera fare la differenza».
«Per noi è un grande onore affiancare realtà come Cesvi, che da decenni rappresentano l’impegno concreto dell’Italia nel campo della solidarietà – afferma Matilde Menichetti, operations manager di Seed -. Sostenere la presenza online di organizzazioni del mondo charity significa contribuire alla diffusione di messaggi di solidarietà; un esempio virtuoso di come il digitale possa diventare uno strumento chiave nella costruzione di un mondo più giusto e consapevole».