Preoccupazione di fronte al passo indietro che molte aziende stanno facendo in tema di DEI e sostenibilità
C’è qualcosa di molto preoccupante per l’industria della pubblicità ed è il passo indietro che molte aziende stanno facendo rispetto alle posizioni assunte in tema DEI e sostenibilità. Lo ha detto Stephan Loerke, ceo della World Federation of Advertisers intervenendo a Cannes Lions.
Tante aziende sono impegnate come sempre in queste aree, ma anche quelle che compiono più sforzi in questi ambiti sono riluttanti a parlarne, ha detto Loerke, riprendendo alcuni punti emersi nell’ultimo Annual Report dell’associazione. “Ritirate e silenzio ci sembrano un passo indietro” che pesa sull’industria provocando perdita di talenti: 1 su 7 delle persone che lavorano nel marketing pensa infatti di abbandonare l’industry se questa non ne riflette o accoglie convinzioni e stili di vita.
“Capisco che in un mondo sempre più polarizzato nessuno abbia voglia di attirare le critiche dell’opinione pubblica per aver preso posizione, ma i brand possono scegliere il modo e i luoghi in cui comunicare il loro impegno”, ha aggiunto ricordando che gli azionisti hanno le loro buone ragioni per mettere al primo posto la crescita, ma anche che “raggiungere obiettivi DEI e di sostenibilità è parte integrale dell’agenda, non una distrazione da essa”.
Tutti i dati, compresa la nuova ricerca che Unstereotype Alliance presenterà oggi a Cannes Lions, dimostrano che i marchi “progressisti” favoriscono la crescita del business e che i consumatori chiedono ai brand di prendere l’iniziativa quando si tratta di affrontare le grandi sfide della società.
WFA presenterà nel corso della settimana anche una nuova guida DEI alla produzione di contenuti e le nuove linee guida in collaborazione con Ad Net Zero per aiutare agenzie e advertiser a ridurre la loro impronta di CO2 negli investimenti media digitali.
