Filmmaster e Ega hanno ideato e prodotto gli appuntamenti che si sono susseguiti a Parigi nella giornata del 20 giugno per la candidatura di Roma a Expo2030 conclusi con un grande show immersivo.
La presentazione, che ha visto l’intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha avuto la partecipazione diretta o in collegamento video di personaggi del calibro di Russel Crowe, nel suo ruolo di “Ambasciatore di Roma”, di Carlo Ancelotti, di Samantha Cristoforetti, del progettista e designer Carlo Ratti, dell’attivista Mehret Tewolde e di di Giampaolo Silvestri esperto di cooperazione internazionale, di Giampiero Massolo presidente del Comitato, e con Mia Ceran nel ruolo di Master of Ceremony.
L’evento di Gala si è tenuto nella sede della settecentesca Ambasciata italiana di Parigi (Hotel de la Rochefoucauld-Doudeauville), nella quale è stato possibile far rivivere ai delegati, attraverso il plastico, installazioni multimediali e bracci robotici i valori e le caratteristiche della candidatura e del masterplan. Con una full immersion nella cucina e nella musica italiana.
Lo spettacolo immersivo ‘Humanlands – together for humanity’ ha chiuso la serata, ideale prosecuzione dello show al Colosseo con i droni che aveva conquistato le prime pagine di tutto il mondo.
Lo show, che si è svolto nei giardini dell’Ambasciata, ha creato un mix di musica, danza ed effetti d’acqua e fontane danzanti che ha reso omaggio alla grande tradizione italiana, declinando i valori della candidatura, ispirandosi alla scultura il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto presente nel giardino.
L’acqua è così divenuta un simbolo di vita e connessione che ha preso vita grazie all’intervento di Gaia, una ragazzina di oggi di Roma che sarà una giovane donna nel 2030, con la partecipazione di Dardust, musicista e produttore di fama mondiale che ha curato l’intera colonna sonora, e di Elisa, cantante, da sempre vicina alla difesa dell’ambiente. Una coreografia di water show ha così accolto le performance di quelli che sono oggi considerati i maggiori coreografi del momento come Yoann Bourgeois (l’umanità che si incontra) e Sadeck Waff (l’umanità dialoga) che, con ballerini di tante nazionalità diverse ha regalato ulteriore lirica allo spettacolo utilizzando solo le braccia per creare icone e parole chiave.
Per la direzione creativa di Alfredo Accatino, Filmmaster, e con Marco Boarino come direttore artistico e show director.