Federazione Digitale ha presentato un manifesto in 10 punti per mettere al centro il digitale nel progresso economico e sociale del paese. Andrea Salvati di Class Pubblicità diventa vice presidente con delega allo sviluppo dell’organismo
Una guida della ‘new normality’, dove il digitale diventa centrale nel progresso economico e sociale del paese. E’ questo l’obiettivo del manifesto ‘Rinascimento Digitale’ promosso da Federazione Digitale, l’organismo promosso da Netcomm e IAB Italia con l’obiettivo di promuovere e sviluppare l’evoluzione digitale nel Paese.
«Con questo manifesto – ha spiegato Roberto Liscia, Presidente di Federazione Digitale e di Netcomm – intendiamo impegnarci affinché il digitale diventi, prima di tutto, strumento di inclusione sociale e volano per il progresso economico che il nostro Paese, in questa fase di necessaria ripartenza, non può più rimandare. Utilizzo intelligente e sistematico dei big data, smart working, e-learning, e-government, commercio e pagamenti digitali, sistemi di regolamentazione del digitale sono le direttrici che perseguiremo».
Gli fa eco Carlo Noseda, presidente di IAB Italia: «Federazione Digitale è nata con la finalità primaria di promuovere e sviluppare l’economia digitale e l’utilizzo delle nuove tecnologie a beneficio dell’innovazione del Paese. In Italia così come in tutto il mondo, non sappiamo ancora quando l’emergenza sanitaria, economica e sociale sarà definitivamente superata e in quale modalità, ma una cosa è certa e ormai tutti l’abbiamo capita: non ci potrà essere un futuro senza un vero e proprio “Rinascimento digitale” che, come Federazione del digitale, abbiamo sintetizzato in dieci punti».
L’executive vice president di Class Pubblicità Andrea Salvati ha assunto la vicepresidenza con delega allo sviluppo di Federazione Digitale Italiana. «Metterò a disposizione della Federazione il mio pensiero, la mia azione e le mie relazioni con l’obiettivo di farla crescere nei prossimi mesi e anni e farla diventare un punto di riferimento di questa trasformazione digitale del nostro Paese – ha dichiarato Salvati -. Dal contact tracing al vero smart working, dal SOP management al data mining, dall’e-learning all’e-government, dall’informazione digitale al digital advertising e all’e-commerce, dal sistema di pagamento digitali alla cyber security».
DIECI PUNTI DEL MANIFESTO
1) Utilizzare e per tempo il “contact tracing digitale” e i big data per evitare futuri lock-down delle nostre città, delle nostre economie, delle nostre attività.
2) Lavorare da remoto, in sicurezza e piena efficienza, addirittura con migliorata produttività.
3) Processi digitali e attività di “data-mining” che consentano a imprenditori, manager, funzionari pubblici, illuminati e reattivi, di governare modernamente ed efficacemente le proprie aziende e le nostre organizzazioni.
4) E-learning per non fermare mai la nostra conoscenza e renderla democraticamente fruibile ad una platea sempre più ampia, abbattendo i costi dell’accesso alla formazione e all’istruzione, eliminando il digital divide.
5) E-government per snellire definitivamente il rapporto stato-cittadini e renderci effettivamente liberi e consapevoli in un libero, forte e disciplinato governo di regole, ma anche di facilità di rapporto, amichevole e basato sulla reciproca fiducia.
6) Edicola digitale e informazione di qualità distribuita a tutti online, a basso costo, con minore impatto ambientale, contro la deforestazione del nostro pianeta.
7) L’e-commerce è la risorsa digitale più importante a disposizione delle aziende per sostenere il loro mercato, le loro vendite.
8) Il mondo delle transazioni economiche e finanziarie è entrato ormai prepotentemente nell’era della dematerializzazione dei sistemi di pagamento, della completa e capillare affermazione dei sistemi di pagamento digitali.
9) La lotta alla criminalità e alle varie forme di terrorismo, alle forze sovversive, piuttosto che la semplice sicurezza e assistenza da remoto dei nostri cari affetti, passano attraverso un lavoro preventivo di inclusione digitale e di collaborazione internazionale che, nel grande rispetto delle libertà individuali e del diritto alla privacy delle nostre vite (oneste e regolari), solo il “Rinascimento digitale” può realizzare.
10) Il futuro della ricostruzione post rivoluzione digitale è stato reso ancora più urgente, attuale, impellente dalla pandemia Covid-19, che ha accelerato ciò che era già iniziato per effetto della globalizzazione.