Anche UNA appoggia ufficialmente l’adozione del CUSV, “per garantire agli spender un mercato trasparente”

Il Media Hub dell’associazione sta lavorando con Auditel per affinare il progetto, in vista dell’adozione obbligatoria entro il 1° luglio 2025. Sarà un vantaggio per tutto il mercato, “in termini di opportunità strategiche e media intelligence”

Graziana Pasqualotto, vice presidente di UNA

Anche UNA – Aziende della Comunicazione Unite appoggia ufficialmente l’adozione obbligatoria del Codice Unico Spot Video (CUSV).

Il Media Hub dell’associazione attraverso una nota comunica di accogliere con “gran favore” l’annuncio di Upa dei giorni scorsi di proporre l’obbligatorietà dal 1° luglio del prossimo anno del tracciamento CUSV, sistema unico di codifica per gli spot video in grado di rilevare la fruizione delle campagne della tv tradizionale insieme agli x-roll delle campagne digita. Uno strumento essenziale – afferma UNA – “per garantire agli investitori un mercato trasparente, in cui tutti gli attori possano prendere decisioni informate, logiche, basate sui dati”.

«La proposta di rendere obbligatorio il CUSV – aveva detto Lorenzo Sassoli de Bianchi in occasione dell’assemblea di Upa dello scorso 4 luglio – mira a eliminare un’inutile inerzia e a raggiungere finalmente il nostro Santo Graal: total audience e total campaign. Il Codice Univoco Spot Video è attualmente usato solo dal 6% delle aziende, ma la resistenza non è per il costo, irrisorio, bensì puramente meccanica perché tanti sono gli operatori da coinvolgere: aziende, editori, case di produzione, agenzie creative e media. Il sistema cresce solo se collaboriamo».

Successivamente era giunta anche l’approvazione da parte di FCP, che ritiene il Cusv un “elemento imprescindibile per lo sviluppo del nuovo ecosistema mediale”.

Il Media Hub di UNA sta lavorando in collaborazione con Auditel per affinare progressivamente il progetto, iniziato con alcuni test circa un anno fa.

“Questo lavoro congiunto – spiega l’associazione – proseguirà per far sì che, al momento dell’obbligatorietà, il progetto arrivi al massimo della maturazione per facilitare la piena adozione del CUSV da parte delle campagne di comunicazione. Si ritiene, infatti, che ciò apporterà benefici significativi all’intera Industry, in termini di opportunità strategiche e media intelligence.
Si tratta di un progetto al contempo semplice e complesso: se da un lato si tratta di dare strumenti adeguati a un codice che renda riconoscibili gli spot e le campagne, dall’altro lato la complessità è data dalla necessità di modificare i processi di generazione delle campagne richiedendo la collaborazione di tutte le parti del mercato”.

Il passaggio all’obbligatorietà chiamerà tutti gli attori a partecipare al buon fine del processo: i clienti, le agenzie e le case di produzione a generare video codificati, editori e concessionarie ad adottare strumenti adeguati nelle campagne vendute, in modo da rendere trasparenti i risultati.

Ci sarà così la possibilità di leggere le dimensioni del mercato in tutte le parti che lo compongono, sia dal lato della domanda, sia da quello dell’offerta.

«Auspichiamo che il buon fine del progetto CUSV contribuisca a ridurre i ‘muri’ dei walled garden, consentendo la rilevazione della total audience della totalità delle campagne e quindi del mercato nella sua interezza – ha detto Graziana Pasqualotto, vice presidente di UNA -. Siamo certi che tale passaggio aumenterà la trasparenza e la libera competizione, elementi fondamentali per lo sviluppo del mercato stesso».

Anche UNA appoggia ufficialmente l’adozione del CUSV, “per garantire agli spender un mercato trasparente” ultima modifica: 2024-07-15T10:11:07+02:00 da Redazione

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