La prima banca italiana, secondo la classifica di Reputation Institute, è Intesa San Paolo
Mastercard è l’azienda del settore finanziario con la reputazione più alta in Italia, seguita da Visa e Ubs. E’ quanto emerge dalla classifica Financial RepTrak di Reputation Institute.
“La reputazione complessiva del settore è il frutto di trend diversi all’interno degli specifici segmenti di mercato: gli italiani, nel ribadire di apprezzare di più le imprese straniere, confermano di avere un legame emotivo più forte nei confronti dei circuiti di pagamento” ha affermato Fabio Ventoruzzo, Director di Reputation Institute. “La reputazione delle aziende del settore assicurativo si sta consolidando, avvicinandosi alla soglia della reputazione forte, mentre quella delle aziende del settore bancario soffre ancora per le vicende che da alcuni anni investono il settore”.
Tra le aziende italiane, spicca il risultato del Gruppo Unipol (69,0) che risulta essere la prima azienda italiana dell’intero settore finanziario. Prima banca italiana, nella classifica Reputation Institute, è invece l’istituto bancario torinese Intesa San Paolo (64,5).
Da segnalare anche la terza posizione di ING (68,6), risultato che evidenzia come anche nel settore bancario, con una presenza molto forte e radicata sul territorio, stia crescendo l’apprezzamento degli italiani verso l’innovazione e la digitalizzazione dei servizi.
Nella parte bassa della classifica, si trovano Monte dei Paschi, (28,8) e Banca Carige (53,8), a conferma di come le vicende in cui sono stati coinvolte le aziende pesa ancora in maniera significativa sul giudizio degli italiani.
“In uno scenario in cui si registrano segni di ripresa nei principali indicatori economici, il settore finanziario ha una grande opportunità – che deve essere colta – per rafforzare il legame emotivo con gli italiani e impattare il business. Gli italiani, nello scegliere una banca o un’assicurazione sono sempre più attenti a temi “corporate” più che alla sola offerta di prodotti/servizi. La multi-canalità, intesa come capacità di coinvolgere i consumatori attraverso diversi canali di comunicazione integrati, rappresenta quindi una grande potenzialità per reintermediare il rapporto con i consumatori e gestire la reputazione”, ha concluso Fabio Ventoruzzo.