Venerdì scorso X (ex Twitter) ha comunicato di aver eliminato Unilever dalla causa in corso contro gli inserzionisti pubblicitari, accusati di ‘boicottare’ la piattaforma levando i loro budget pubblicitari.
Da quando è controllata da Elon Musk, X è stata infatti giudicata inadatta da numerose aziende tra cui Unilever, Disney e Apple ad ospitare inserzioni a causa del proliferare di disinformazione e odio online, che invece X considera “libertà di parola”.
X aveva promosso ad agosto un’azione legale contro Unilever, CVS Health, Mars e la società energetica danese Ørsted insieme alla World Federation of Advertisers e alla sua Global Alliance for Responsible Media, con quest’ultima che ha cessato le attività in quanto no profit priva di fondi per sostenere un’azione legale.
Il post pubblicato da X sull’accordo raggiunto con Unilever ha descritto la novità come la prima parte di una “soluzione che riguarda tutto l’ecosistema”, suggerendo che sono all’attivo dialoghi con altre aziende.
X is pleased to have reached an agreement with Unilever and to continue our partnership with them on the platform. Today’s news is the first part of the ecosystem-wide solution and we look forward to more resolution across the industry.
— News (@XNews) October 11, 2024
Più precisamente, Unilever ha specificato che X si è impegnata a “soddisfare i nostri standard di responsabilità per garantire la sicurezza e le performance dei nostri marchi sulla piattaforma”.
Tra le righe, confermando insieme alla collaborazione anche un investimento, anche se l’azienda non ha voluto commentare ulteriormente la notizia. Secondo uno studio di settembre della sigla di investimenti Fidelity, X ha perso circa l’80% del suo valore da quando Musk lo ha acquisito alla fine del 2022. Secondo Kantar oltre un quarto delle aziende intervistate prevedono di ridurre i loro investimenti su X e solo il 4% dei marketer pensa che la piattaforma sia sicura per i loro brand.