Renault ha presentato al salone di Francoforte la concept car Symbioz, veicolo autonomo, elettrico e connesso che interagisce con le case e le città connesse, gli altri veicoli e le infrastrutture stradali.
Nasce da una riflessione sulla mobilità del 2030 e prefigura scenari dinamici nei quali l’automobile è utilizzata in diverse posizioni, dentro e fuori casa. Ad esempio Symbioz più diventare una stanza supplementare, oppure durante il moto permette a conducente e passeggeri di conversare, leggere e collegarsi ai dispositivi digitali. L’abitacolo si personalizza automaticamente rilevando il profilo dei passeggeri: regolazione dei sedili, luminosità, musiche preferite, etc.
Laurens van den Acker, Direttore Design Industriale del Gruppo Renault, spiega «Non possiamo più pensare al design dell’automobile come un qualcosa di isolato dall’ecosistema che ci circonda. Il nostro obiettivo era quello di esplorare nuovi confini dell’esperienza cliente, della tecnologia, dell’utilizzo di energia nonché dell’armonia nel design per creare un’esperienza globale completamente nuova».
Per quanto futuristico, il progetto è concreto: entro fine anno sul modello della concept-car verrà prodotto un dimostratore proposto per i test su strada, che integra versioni più evolute delle tecnologie Multi-Sense, già nella gamma attuale di Mégane ed Espace, Easy Connect e funzioni di guida autonoma che saranno progressivamente denominate “Easy Drive”.
La versione di dimostrazione di Symbioz è stata progettata in associazione con una serie di partner nel quadro di un programma di Open Innovation: LG per lo sviluppo dell’interfaccia uomo-macchina, Ubisoft ha fornito l’esperienza virtuale, Devialet ha gestito il sistema audio dell’abitacolo, Sanef ha lavorato sulla comunicazione tra il veicolo e le infrastrutture stradali, TomTom ha contribuito allo sviluppo attraverso la sua competenza in materia di geolocalizzazione, IAV ha condiviso il suon know how nell’ambito della guida autonoma.