Attraverso un’operazione di branded content realizzata da Brand Cross, la casa automobilistica ha coinvolto un pubblico di adulti di fascia medio-alta sull’auto ibrida ed elettrica Hyundai Ioniq. Un veicolo il cui acquisto viene soppesato con attenzione, processo che i contenuti connettono all’importanza di fare nella vita le scelte giuste. Parola di Marco D’Amore, noto per aver interpretato il Ciro di Gomorra
OBIETTIVI
Per la promozione della Ioniq, auto ibrida o totalmente elettrica, Hyundai aveva già avviato in diversi Paesi una campagna di digital PR coinvolgendo vari influencer nel campo dell’automotive. In Italia – complice una diversa cultura e una differente concezione di questa specifica tipologia di testimonial – il progetto rischiava di non dare i risultati di visibilità ed engagement desiderati dall’azienda.
Così, la casa automobilistica coreana ha deciso di contattare Brand Cross per creare una comunicazione non invasiva, sfruttando le potenzialità offerte dal branded content e sviluppare una campagna in linea con gli obiettivi di visibilità ed engagement aspettati.
ESECUZIONE
Dal momento che il target era composto da adulti di fascia medio-alta, curiosi, attenti alle nuove tecnologie e ai nuovi media, è stato individuato nell’attore Marco D’Amore il loro miglior rappresentante, nonché il miglior interprete del messaggio del brand, ovvero l’importanza nella vita di fare le scelte giuste.
Un parallelo particolarmente calzante, visto che nella finzione cinematografica D’Amore interpreta un personaggio non esattamente raccomandabile come il Ciro Di Marzio di Gomorra.
Partendo dal concept individuato “è importante fare la scelta giusta”, l’attore – a bordo di una Hyundai Ioniq – vive un breve viaggio durante il quale affronta in compagnia di tre interlocutori diversi il tema della differenza tra realtà e finzione, e da qui l’importanza di imparare a riconoscere nella vita ciò che è vero da ciò che non lo è.
Nella campagna compare anche l’influencer e filmaker Claudio Di Biagio. La regia è stata affidata a Federico Cambria.
Ne sono nati 5 video distribuiti lo scorso inverno sul sito Hyundai Italia e sulle principali piattaforme social anche degli influencer (Facebook, Instagram e Twitter).
RISULTATI
La campagna ha raggiunto complessivamente 4.8 milioni di persone, registrando interessanti livelli di engagement su tutti i canali per visualizzazioni, interazioni, download di brochure e dell’app Ioniq, richieste di test drive (1,25 milioni di visualizzazioni del video, 5 milioni di impression generate da adv e oltre 300.000 click e 10.000 interazioni con il sito).
Pier Paolo Greco, Direttore Marketing e Comunicazione di Hyundai Italia, ha commentato “Per il lancio della Ioniq, la prima auto di serie al mondo che consente di scegliere fra tre differenti motorizzazioni elettriche, ibrida, 100% elettrica e ibrida plug-in, non potevamo che costruire un percorso ispirato all’innovazione, che ha visto più progetti speciali vivere su diverse piattaforme multimediali, e che vede la campagna di brand content andare a completare un piano di comunicazione già di forte impatto. Con soddisfazione abbiamo visto crescere giorno dopo giorno intorno a questo progetto una “generazione Ioniq” sempre più ampia: persone che condividono un modo di vivere, pensare, agire e muoversi in maniera sempre innovativa e sostenibile, attenta all’ambiente e consapevole”.
Emanuela Cavazzini, Partner Founder & MD Executive Producer di Brand Cross, ha aggiunto «Il branded content rappresenta un’evoluzione della comunicazione tradizionale che coinvolge direttamente e attivamente l’azienda committente nel progetto editoriale, garantendo la produzione di contenuti capaci di veicolare e diffondere i valori del brand in modo personalizzato rispetto al target di riferimento. La comunicazione aziendale non può più limitarsi al mero product placement e i brand ne sono consapevoli. Così è possibile allungare il tempo di fruizione del messaggio senza scadere nella pubblicità invadente e così facendo è possibile rendere l’azienda un trust brand, aumentando brand loyalty».