Una maggiore sensibilità nei confronti della crisi climatica, un sentimento di opposizione al consumismo e un’attenzione spiccata per il risvolto economico dello spreco stanno inducendo gli italiani a cambiare abitudini alimentari.
Lo rileva un sondaggio realizzato dall’app anti-spreco ToGoodToGo in collaborazione con YouGov.
Il 93% dei rispondenti ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini o di averne adottate di nuove per far fronte all’aumento dei prezzi della spesa alimentare e 1 su 2 sceglie di portare al lavoro il pranzo preparato a casa, perché più sostenibile ed economico.
Per quasi metà dei rispondenti (49%) la motivazione principale è una combinazione di ragioni economiche ed ecologiche. L’impatto dell’inflazione ha prodotto un calo degli acquisti alimentari per il 43% che così cerca di evitare lo spreco alimentare, mentre il 48% analizza più attentamente la data di scadenza.
Secondo gli intervistati, il tema della data di scadenza dovrebbe essere considerato con più attenzione da supermercati e aziende alimentari, magari mettendo in vendita i prodotti in scadenza a un prezzo ridotto per incentivare acquisto e consumo e ridurre lo spreco.
Il sondaggio, inoltre, rileva che 8 italiani su 10 affermano di essere in cerca di nuove soluzioni sostenibili per contrastare lo spreco alimentare e la stessa TooGoodToGo ha registrato nell’ultimo periodo un importante aumento nell’utilizzo dell’app da parte degli utenti e un incremento del 51% dei download nell’ultimo anno, arrivando a contare in Italia quasi 8 milioni di utenti.