La crescita dei consumi risponde alla domanda di salute e benessere dei consumatori
Se il 2017 è stato l’anno della ripresa del comparto alimentare, trainato dalla domanda di salute e benessere e dai prodotti a maggior valore aggiunto, un po’ lo si deve anche ai surgelati, cresciuti del 2% rispetto all’anno precedente secondo il Rapporto Annuale sui consumi dei prodotti surgelati presentato ieri dall’Istituto Italiano Alimenti Surgelati.
Le migliori performance sono state registrate dall’ittico (+5% vs 2016), dalle pizze (+2,1%) e dai vegetali (+1,8%).
“Negli ultimi anni le aziende del comparto sono riuscite a interpretare correttamente le nuove esigenze del consumatore, mixando la richiesta di prodotti a maggior contenuto salute e benessere con quella di un elevato gradi di servizio e praticità”, ha commentato Vittorio Gagliardi, presidente IIAS, vantando anche le prerogative ‘no waste’ dei surgelati che, secondo una recente ricerca, pesano solo il 2,5% di tutto il cibo sprecato in casa dagli italiani, contro il 63% dei prodotti freschi e il 30% di quelli confezionati a breve scadenza. Quanto alle stime per il 2018, per Gagliardi è un po’ presto per dire come andrà: il primo trimestre di quest’anno sconta un difficile confronto con lo stesso periodo 2017 con un gennaio di forti gelate che fece aumentare di molto la domanda, ma nel complesso le attese delle aziende indicano una “normalizzazione del trend da qui ai prossimi mesi, che consentirà di crescere nuovamente”.
Acquirenti selettivi. Sebbene l’Italia, con quasi 14 kg di consumo pro-capite, sia ancora molto lontana dalle cifre record raggiunte da altri paesi europei (i tedeschi superano quota 46 kg) nel 2017 i surgelati sono stati acquistati da 25 milioni di famiglie, per un valore di mercato complessivo tra i 4,2 e i 4,5 miliardi di euro. Interessante il profilo dei consumatori che li acquistano sistematicamente: secondo un’indagine Censis-Coldiretti, in genere si tratta delle stesse persone che privilegiano prodotti Dop e Igp e acquirenti abituali di frutta e verdura da agricoltura biologica di cui, infatti, nel corso del 2017 si è registrata una forte domanda anche in versione surgelata.