Cambio di governance nel pastificio trevigiano, con l’arrivo di Claudio Costantini come direttore generale

Cambio di governance in Sgambaro: Claudio Costantini è il nuovo direttore generale del pastificio trevigiano.
L’arrivo di Costantini è stato fortemente voluto dal presidente Pierantonio Sgambaro e dal fratello Roberto, entrambi a capo di una società che ad oggi conta 60 dipendenti e un fatturato di 24 milioni di euro.
«L’azienda sentiva sempre più il bisogno di una svolta dirigenziale e di una figura capace di traghettarla in una dimensione più internazionale – commenta Pierantonio Sgambaro -. Negli scorsi 25 anni la nostra priorità è stata quella di produrre una pasta di qualità eccellente con grano duro 100% italiano, focalizzandoci, inoltre, anche su colture biologiche e grani antichi. Recentemente abbiamo investito su tecnologie e su nuovi impianti di produzione, abbiamo adesso una capacità produttiva disponibile del 40% e siamo quindi pronti a fare un salto dimensionale con l’obiettivo nei prossimi due anni di raggiungere i 30 milioni di fatturato».
L’ultima esperienza professionale di Costantini è in Zonin, azienda storica di vini fermi e spumanti, in cui dal 2021 ad oggi fa ha ricoperto il ruolo di chief commercial officer e chief strategy officer. Prima ancora è stato general manager in Kimberly Clark, dopo aver seguito un lungo percorso in Mondelez international nel ruolo di global sales.
«L’obiettivo sarà quello di portare la cultura manageriale e le “capability” tipiche delle grandi aziende in una realtà familiare locale per prepararla al cambio generazionale – spiega Costantini -. Il mio contributo sarà, inoltre, quello di accompagnare Sgambaro, che oggi rappresenta un’eccellenza tra le aziende italiane produttrici di pasta, in termini di prodotto, di sostenibilità e di attenzione al consumatore, ad uno step successivo, crescendo ed ampliando la sua presenza sia sul territorio italiano sia nei mercati esteri».
In questo cambio di governance, Pierantonio Sgambaro continuerà a mantenere la nomina di presidente, concentrando le proprie competenze nell’ambito acquisto materie prime e gestione del mulino; Roberto Sgambaro continuerà, invece, il suo ruolo come direttore della produzione.
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