L’export di prodotti biologici italiani è cresciuto a valore lo scorso anno dell’8% sul 2022, con una quota del 6% sul totale dell’export agroalimentare italiano.
Lo rileva Ita.Bio, la prima piattaforma online di dati e informazioni per l’internazionalizzazione del biologico Made in Italy curata da Nomisma e promossa da ICE Agenzia e FederBio.
La Germania si conferma al primo posto assoluto come mercato di destinazione dei prodotti bio italiani sia per quanto riguarda il food (il 69% delle aziende intervistate esporta bio in questo mercato) sia per il wine (il 66%).
Al secondo posto si colloca il Benelux, con il 39% delle aziende food e il 52% di quelle vitivinicole presenti in questo mercato, seguito a ruota dai Nordics, rispettivamente con il 31% e il 52%.
Poiché il Benelux, assieme a Germania e Nordics, viene nuovamente citato dalle imprese tra i mercati europei che presentano le maggiori prospettive di crescita per i prodotti bio italiani, Ita.Bio ha effettuato un approfondimento sui paesi di quest’area confermando un trend positivo di lungo periodo in tutti i paesi considerati.
L’analisi ha anche tracciato un profilo dei consumatori nel Benelux, mostrando come la crescita degli acquisti bio sia guidata da una base di acquirenti giovane e sensibile al tema della sostenibilità ambientale, ma sempre con grande attenzione al prezzo, e che vino, pasta, olio e formaggi trainano i prodotti bio italiani.