La multinazionale guidata in Italia da Marco Travaglia ha condiviso il suo primo report di impatto sociale
Nel 2023 il Gruppo Nestlé in Italia ha destinato oltre 3,5 milioni di euro in favore di progetti a rilevanza sociale.
E’ quanto emerge dal report “Il nido che condividiamo”, studio di impatto sociale relativo al 2023 presentato dalla multinazionale e realizzato in collaborazione con LUISS Business School e SCS Consulting.
Ecco alcuni numeri. Oltre 140mila sono stati i bambini e i ragazzi coinvolti in iniziative promosse dall’azienda su tematiche quali corretta nutrizione, sensibilizzazione sull’uso dell’acqua, cura e rispetto degli animali domestici.
Il Gruppo Nestlé si impegna anche ad aiutare associazioni ed enti benefici, come Banco Alimentare, attraverso donazioni di prodotti alimentari. Solo nel 2023 queste ultime hanno superato le 2mila tonnellate (+10% rispetto al 2022), pari a 41.610 carrelli della spesa, e si aggiungono alle donazioni di natura monetaria, per un totale (sempre lo scorso anno) di 2,2 milioni di euro (+65% rispetto al 2022).
«Siamo orgogliosi di condividere il nostro primo report di impatto sociale, che certifica l’impegno e la responsabilità nei confronti delle nostre persone e delle comunità in cui operiamo, le quali rappresentano i capisaldi del nostro modello di business – ha dichiarato Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato del Gruppo Nestlé in Italia –. Sono diverse le misure e i progetti che abbiamo promosso per generare un impatto positivo e duraturo, con il desiderio di creare un futuro migliore per tutti. Gli importanti risultati conseguiti ci spingono a lavorare con ancora più entusiasmo e dedizione, nella convinzione che la nostra crescita come azienda e come individui sia strettamente legata al valore sociale che riusciamo a generare ogni giorno con il nostro lavoro».
Guardando alla genitorialità, il 91% dei padri o secondi caregiver che lavorano nel Gruppo Nestlé ha deciso di usufruire della “Nestlé Baby Leave”, il congedo di tre mesi retribuito al 100% introdotto dall’azienda nel 2022.
In aggiunta alla “Nestlé Baby Leave”, nel 2023 l’azienda ha contribuito al pagamento di 27 rette di asilo nido per i figli dei suoi collaboratori, per un ammontare di quasi 75.000 euro, oltre a più di 58.500 euro di prodotti alimentari per la prima infanzia forniti gratuitamente ai neogenitori.
Infine il volontariato aziendale retribuito. Nel 2023 sono stati 90 i dipendenti a svolgere attività di volontariato con un permesso aziendale retribuito; l’azienda punta ad arrivare a 450 persone entro il 2026.