In Europa lo scorso anno le vendite di carne e latte animale sono state in calo (rispettivamente -8% e -9%), mentre le versioni vegane sono cresciute del 6% rispetto all’anno precedente e del 22% sul 2020, raggiungendo quota 5,8 miliardi di euro.
Lo rileva il Good Food Institute Europe attraverso un’analisi dei dati di vendita di NielsenIQ che coprono 13 paesi europei, tra cui anche l’Italia.
In crescita la domanda dei consumatori anche per i formaggi non a base di latte, grazie anche all’offerta di un maggior numero di marche e prodotti.
Nonostante la forte crescita, secondo GFI Europe c’è ancora un ampio margine di incremento per le vendite di prodotti plant-based.
L’analisi ha coperto 10 categorie di prodotto, che si trovano su diversi livelli dello spettro di maturità, dai 2,2 miliardi per il latte a base vegetale al piccolo segmento dei frutti di mare, passando per gli yogurt e i gelati.
Per quanto riguarda l’Italia, secondo GFI Europe è il terzo mercato più grande e in continua crescita, con vendite complessive per circa 681 milioni di euro.
Se il latte a base vegetale è un prodotto affermato (copre circa il 50% delle vendite), le carni alternative continuano a crescere, segnando +40% tra il 2020 e il 2022 a quota 168 milioni. Secondo GFI Europe nel 2022 le categorie a base vegetale sono cresciute più rapidamente di quelle a base animale.