La storia della polpetta di mammut è una campagna della startup food-tech Vow e di Wunderman Thompson

Obiettivo della polpetta di mammut e della campagna è spingere le persone a interrogarsi sul futuro del cibo. Il fatto che sia stato scelto proprio il mammut non fa altro che rinforzare l’idea di come la salvezza dall’estinzione dell’uomo passi proprio da quello che si mangia

Ricordate la notizia della polpetta di carne (coltivata) di mammut che settimana scorsa è stata ripresa da tutta la stampa italiana e internazionale, dalla carta ai tg passando per i social?

Dietro a questa notizia, tra l’altro amplificata in Italia dall’opposizione del ministro Lollobrigida per la carne coltivata, c’è una riuscita campagna ideata dall’agenzia Wunderman Thompson Benelux.

Insieme alla startup australiana Vow, specializzata nella sperimentazione di carne coltivata, è stato condotto un esperimento scientifico eclatante e notiziabile, per dimostrare la possibilità di un modo di produrre carne e di nutrirsi alternativo all’agricoltura e allevamento tradizionali.

Il fatto che sia stato preso in considerazione proprio il mammut – estinto 10mila anni fa – non fa altro che rinforzare l’idea di come la salvezza dall’estinzione dell’uomo passi proprio da quello che si mangia.

La polpetta di mammut, mostrata al Nemo Science di Amsterdam, è stata creata con DNA dell’animale estinto e frammenti di DNA di elefante africano usando una tecnologia molecolare innovativa.

Il concept dietro l’esperimento è però di Bas Korsten, Chief Creative Officer di Wunderman Thompson – lo stesso che nel 2016 aveva ricreato un nuovo quadro di Rembrandt con l’intelligenza artificiale -, discusso insieme a un team di esperti e scienziati mentre Vow si è occupata della produzione della carne di mammut. Che chiaramente non è finalizzata, almeno in tempi brevi, a promuovere grigliate a base di costolette di animali preistorici ma a stimolare la conversazione sul futuro del cibo.

«Più o meno allo stesso modo in cui The Next Rembrandt nel 2016 ha sfruttato una tecnologia all’avanguardia per produrre qualcosa di inaspettato e rivoluzionario, la Mammoth Meatball mostra al mondo che quando la tecnologia incontra la creatività può cambiare il nostro futuro. Il nostro obiettivo è quello di avviare una conversazione su come mangiamo e su come possono essere e avere un sapore le future alternative. La carne coltivata è carne, ma non come la conosciamo. È il futuro» commenta Korsten.

Dal canto suo Vow ha ottenuto un eccezionale rilancio che le sarà utile per quando lancerà il suo primo brand Forged by Vow nei prossimi mesi, a Singapore.

Vow si differenzia dalle altre società food tech di carne coltivata perché, invece che replicare carni già esistenti, esplora nuovi sapori, consistenze e benefici nutrizionali mixando cellule di specie non convenzionali tipo alpaca, bufalo, coccodrillo, canguro, pavone e vari tipi di pesci per un totale di circa 50 specie.

Lo scorso novembre ha annunciato un finanziamento di serie A da 49,2 milioni di dollari, record mondiale nel settore.

La storia della polpetta di mammut è una campagna della startup food-tech Vow e di Wunderman Thompson ultima modifica: 2023-04-05T11:04:53+02:00 da Redazione

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