La scorsa settimana KFC España ha annunciato di aver rinnovato la ricetta delle sue patatine fritte, dopo aver ascoltato le impietose critiche dei clienti, le cui recensioni dicevano “simili a una suola di scarpa”, “più fredde dell’Antartide”, “stantie”, “sanno di cartone bagnato”. Per riconquistarli non bastava una campagna pubblicitaria tradizionale, dunque la marca e l’agenzia creativa PS21 hanno pensato a un’operazione speciale.
In una prima fase KFC ha inviato agli utenti registrati dell’app un’email nella quale chiedeva scusa per aver servito patatine scadenti e si offriva di risarcirli: in ogni email veniva calcolato il totale delle patatine ordinate dai clienti nello storico degli ordini e veniva offerto l’esatto corrispettivo delle nuove patate in un’unica soluzione.
In molti si sono dunque presentati da KFC con valige, carrelli della spesa, cassettiere Ikea, scatole da scarpe e così via. Il messaggio diceva, dopo le dovute scuse e l’annuncio della nuova ricetta, “per compensarti abbiamo calcolato quante patate hai consumato dal tuo primo ordine e vogliamo darti la stessa quantità, ma di quelle nuove”.
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La seconda fase della campagna ha annunciato la novità pubblicamente con una campagna pubblicitaria, con l’invito a recarsi in un KFC venerdì 24 gennaio per ricevere in omaggio una porzione delle nuove patatine fritte. In tutto sono state distribuite gratuitamente 17 tonnellate di patatine.
La campagna è stata pianificata con annunci su digitale, social, punti vendita, radio, schermi allo stadio Santiago Bernabéu e OOH, con una domination della stazione Príncipe Pío a Madrid, che riportavano le critiche più impietose alle vecchie patate.