Odiare ti costa, anche in tv. Il claim dell’omonima l’iniziativa che combatte violenze e bullismo online può funzionare anche per la vicenda che sta tenendo banco in Francia con la fuga di inserzionisti dal programma televisivo ‘Zemmour et Naulleau’, in onda sul canale Paris Première.
È successo che nella puntata del 2 ottobre il conduttore Eric Zemmour, personaggio controverso e già sotto accusa per incitamento all’odio, ha paragonato l’islam al nazismo e che in un break pubblicitario prima del programma è andato in onda uno spot di Nutella.
Prontamente notato dal movimento Sleeping Giants, che l’ha fatto presente a Ferrero France su Twitter accusando l’azienda di finanziare un programma che diffonde odio.
Sempre sul social network l’azienda ha risposto di non condividere assolutamente le posizioni di Zemmour, che l’agenzia media aveva acquistato gli spazi nel break precedente l’inizio della trasmissione e che era all’oscuro del contenuto del programma. “In base ai recenti avvenimenti, abbiamo chiesto di escludere il programma dalla nostra pianificazione”.
Bonjour,
En aucun cas nous ne cautionnons les propos et prises de position de M. Zemmour. Nous avions effectivement un spot avant l’émission. Notre agence média ne connaissait ni le contenu ni la programmation au moment où elle a réalisé nos achats média avec Paris Première. 1/2— Ferrero en France (@FerreroFR) October 7, 2019
Ferrero non sarebbe comunque l’unica azienda che ha ritirato la pubblicità: Sleeping Giants ha comunicato che anche MAIF, Groupama e Monabanq hanno deciso di cancellare la pubblicità dal programma, ma cita anche brand come OralB, Club Med, Fiat, Alterna Energie, Canal+ e la società di scommesse PMU che a quanto pare avevano spot pianificati ma non hanno ancora deciso in merito.