Dopo il Grand Prix Mobile e Direct, Burger King chiude i Cannes Lions con la ciliegina sulla torta: il Grand Prix Titanium a ‘Whopper Detour’, il premio assegnato alle campagne più innovative, che precorrono i trend e aprono nuove strade nell’advertising.
Stavolta, dopo i tanti progetti orientati al sociale, al bene comune, alla salvaguardia dell’ambiente e così via, la giuria Titanium diretta da David Lubars, Chief Creative Officer Worldwide e Chairman North America di BBDO, ha deciso di premiare un progetto squisitamente commerciale, semplice, diretto e anche un po’ sadico nei confronti della concorrenza.
Definito un “capolavoro di trollaggio” ai danni di McDonald’s, la promozione mirava ad aumentare gli ordini effettuati dall’applicazione mobile e l’agenzia FCB New York ha pensato bene di offrire a tutti i clienti un Whopper a un solo centesimo di dollaro, ma solo se l’ordine veniva lanciato sull’app nei pressi di un McDonald’s.
«I lavori si suddividevano tra quelli ‘purpose driven’ e quelli centrati sull’uso della tecnologia. Il Grand Prix a Burger King è stato assegnato per la sua capacità di raggiungere in modo efficace gli obiettivi di business, utilizzando in modo creativamente significativo la tecnologia mobile» ha detto Lubars. «’Whopper Detour’ usa in modo eccitante la tecnologia per far uscire i clienti dai ristoranti della concorrenza e portarli nei propri. E’ hacking futuristico, che ha portato a grandi risultati di vendita in un modo che mai avevamo visto. E’ eseguito in modo impeccabile e, vi posso assicurare, è incredibilmente difficile farlo, ma sembra funzionare senza sforzo».
Il ritorno sull’investimento è stato di 37:1, l’app è stata scaricata 1,5 milioni di volte e le vendite da mobile sono triplicate durante la promozione. Fermando Machado, chief marketing officer di Burger King, ha commentato «’Whopper Detour’ ha ottenuto risultati 40 volte superiori a qualsiasi altra promozione digitale del brand. Avevamo provato a regalare hamburger gratis in cambio del download dell’app, ma nessuno ci aveva fatto caso. E’ stato il fattore divertimento del mandare le gente nel negozio del concorrente a coinvolgere realmente le persone».