La gara è globale ma con declinazioni locali e in Italia la partecipazione è ristretta a Mindshare, Dentsu, Publicis Groupe
E’ in partenza la gara media di Ferrero. Quest’anno scade infatti il contratto triennale con Mindshare (GroupM), che era subentrata nell’incarico a Publicis Groupe nel 2018 oltre che in Italia anche in altri mercati internazionali.
La gara è globale ma con declinazioni locali.
Vi partecipano i principali gruppi; oltre all’uscente GroupM anche Publicis Groupe (che nonostante avesse perso il budget in Italia era comunque rimasta incaricata in diversi mercati europei oltre che in Cina), Dentsu (anch’essa incumbent in vari paesi) e OMG .
Quest’ultima non è però coinvolta in Italia, dove il budget pubblicitario di Ferrero nel 2020 è stato di 93,4 milioni in calo del 27% sul 2019 (perimetro Nielsen).
L’AZIENDA SCOMMETTE SUI GELATI
Intanto l’azienda, che ha chiuso l’esercizio 2020 con un fatturato consolidato di 12,3 miliardi di euro (+7,8% rispetto all’anno precedente), punta a diversificare l’offerta con una novità nel settore dei gelati confezionati.
Dopo il lancio 3 anni fa del gelato Kinder in collaborazione con Unilever, ora Ferrero lancia i gelati in stecchetto Rocher e Raffaello. Il debutto avviene, come nel caso dei Nutella Biscuits, in Francia ma è molto probabile che i prodotti arrivino sul mercato italiano, magari già a partire da quest’estate.
Nel 2020 il Gruppo Ferrero, costituito da 105 società consolidate a livello mondiale e 31 stabilimenti produttivi, ha visto crescere le vendite di prodotti finiti principalmente grazie alla crescita negli Stati Uniti e in altri mercati occidentali, quali Germania, Francia e Italia.
La crescita del fatturato, precisa il Gruppo, è trainata da alcuni brand iconici, come Nutella, Kinder Bueno, e dai prodotti freschi, ma anche dal lancio di nuovi prodotti, come Nutella Biscuits, sul mercato italiano.
