Bonduelle rinnova logo e visual identity con un approccio ‘one brand’. L’investimento per il prossimo FY in crescita del 5-10%

Le agenzie che hanno lavorato al rinnovamento del logo e della brand image Bonduelle sono la francese Team Creatif e l’italiana Wave, mentre Leagas Delaney e Zenith sono incaricate della creatività e del media

Mentre si avvicina il periodo di massima stagionalità, da qui fino a ottobre, Bonduelle ha presentato il nuovo logo e la nuova immagine visiva che si inizieranno a vedere sui prodotti a scaffale dall’autunno in avanti. L’azienda, attiva in quattro categorie di prodotti a base vegetale (surgelati, freschi, ambient, piatti pronti), ha voluto introdurre un approccio ‘one brand’ per creare maggiore omogeneità tra le diverse categorie, continuità nel racconto del brand ed evoluzione verso la modernità, senza perdere di vista identità e valori.

A sx Nicola Neri, ceo di Ipsos, e Laura Bettazzoli, marketing director di Bonduelle

«Il logo è il cuore pulsante del nostro brand, è il primo punto di contatto con i consumatori e deve raccontare la nostra mission: aiutare le persone nella loro transizione verso un’alimentazione a base vegetale» ha spiegato Laura Bettazzoli, marketing director di Bonduelle Italia, illustrando gli elementi del nuovo logo: la B di Bonduelle che contiene al suo interno una foglia rivolta verso l’alto, che simboleggia il futuro, l’innovazione e la crescita costante a cui l’azienda mira; le foglie e il seme che sottolineano la componente vegetale della sua offerta e l’approccio sostenibile; l’arco, ripensato in una chiave più moderna, evoca un raggio di sole con il suo giallo intenso e richiama l’impatto positivo dell’azienda nel promuovere la transizione verso un’alimentazione a base vegetale.

Il logo è stato rinnovato dall’agenzia francese Team Creatif mentre la visual identity che si vedrà nei prossimi mesi sulle confezioni dei prodotti è stata curata dall’agenzia italiana Wave. Il rinnovamento del logo cade a 16 anni dalla precedente, avvenuta nel 2008.

Da qui a ottobre Bonduelle sarà in campagna continuativamente, supportando le varie gamme di prodotti. Sono appena terminati i due flight su tv e digital dedicati alle insalate e al mais che hanno presentato per la prima volta in tv il logo B Corp, certificazione che l’azienda ha conseguito nel 2023 con un punteggio di 90.1. L’agenzia è Leagas Delaney, il media è curato da Zenith.

«Continueremo per tutta l’estate, fino a settembre, a sostenere in comunicazione il mondo dei freschissimi, le insalate, il mais come anche le Cereallegre e il nuovo prodotto che abbiamo lanciato da poco, le Pastallegre, con 4 referenze. Continueremo poi con i surgelati, sempre in tv e digital che usiamo insieme strategicamente per aumentare la reach e raggiungere anche i light tv viewers» ha spiegato Laura Bettazzoli a Brand News.

L’azienda ha anche avviato un piano di attivazioni sul mais, che oltre alla tv coinvolgerà punti vendita, digital e direct mailing, e una campagna di comunicazione digital per l’insalata degli agricoltori, in particolare per la referenza ‘La Lollo’. «È un progetto interessante con il quale abbiamo voluto valorizzare le nostre agricoltrici, due donne imprenditrici della zona di Bergamo che producono per noi l’insalata Lollo. Sul pack è presente un QR code che rimanda a informazioni su di loro e sul loro lavoro» ha spiegato la marketing director. Ricordiamo che l’azienda francese, presente in oltre 100 paesi, opera in Italia con due stabilimenti, a San Paolo d’Argon (Bergamo) e  Battipaglia (Salerno), con 400 dipendenti e fattura a livello locale oltre 200 milioni di euro.

L’investimento di comunicazione per l’anno fiscale 2024-2025, che inizierà il 1° luglio, dovrebbe crescere rispetto a quello dell’anno in corso nell’ordine del 5-10%.      

Riguardo la certificazione B corp recentemente conseguita, per la direttrice marketing “è un punto di inizio” per lavorare in modo diverso. «In tutto quello che facciamo, dobbiamo sempre chiederci se è in linea con gli obiettivi che ci siamo dati. Ad esempio per i nuovi pack  abbiamo scelto un inchiostro che ha un minor impatto sull’ambiente. E anche tutte le buste di plastica sono in Recycled Polypropylene, in un’ottica di economia circolare. Cerchiamo di essere all’avanguarda e di cogliere tutti gli avanzamenti a livello scientifico e tecnico per poter seguire le nostre guideline e gli impegni che ci siamo presi. Essere un’azienda B corp non è un arrivo, ma definisce il nostro modo di lavorare» ha spiegato.

Insieme a Ipsos, Bonduelle ha inoltre realizzato una ricerca volta a indagare i comportamenti dei consumatori che seguono un’alimentazione flexitariana. Lo studio, svolto su un campione rappresentativo di 12.000 persone in Francia, Germania, Italia, Olanda, Polonia, Russia, USA, UK, ha rilevato che il 68% della popolazione adotta un comportamento flexitariano, anche se non sempre consapevole. Il 20% dice di aver ridotto il consumo di carne ma non si considera flexitariano, mentre sono il 18% i flexitariani consapevoli e continuativi e il 26% quelli consapevoli ma saltuari. Solo il 32% non ha intenzione di cambiare le proprie abitudini e di ridurre il consumo di alimenti di origine animale.

In Italia i flexitariani consapevoli e continuativi sono il 12% del totale, il 30% flexitariani consapevoli ma saltuari, mentre il 23% dichiara di aver ridotto il consumo di carne. In sostanza, insieme a vegani, vegetariani e pescetariani, il 69% dei consumatori italiani dice di aver ridotto il consumo di proteine animali e solo il 31% non vuole cambiare la propria alimentazione.

I driver del cambiamento di dieta sono principalmente il desiderio di prendersi cura di sé in modo preventivo (38%), perdere peso (16%) o seguire l’indicazione del medico (14%). Le ragioni economiche sono citate dal 32%, mentre il 21% è spinto dalla sostenibilità. In Italia i consumatori scelgono il flexitarianesimo prevalentemente per ragioni etiche e di sostenibilità ambientale, per l’impatto positivo sulla salute e per la pressione generata dalla società, che spinge le persone a cambiare qualcosa nei propri comportamenti.

L’istituto di ricerca ha lavorato con l’azienda per definire anche le occasioni di consumo, le aspettative delle persone riguardo al gusto dei prodotti e, nei prossimi mesi, approfondire i vari cluster.          

F.B.

Bonduelle rinnova logo e visual identity con un approccio ‘one brand’. L’investimento per il prossimo FY in crescita del 5-10% ultima modifica: 2024-05-29T09:43:39+02:00 da Redazione

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