Diageo vuole più diversità e più registe donne per i suoi spot. Dalle parole ai fatti con Free the Bid

Tutte le agenzie partner sono invitate a presentare almeno una proposta creativa con una regista donna

Diageo ha avviato una collaborazione con l’iniziativa ‘Free the Bid’, che dal 2016 sta lavorando a favore della parità di genere del settore della pubblicità.

La palla passa dunque alle agenzie e alle società di produzione di contenuti che lavorano con la multinazionale degli alcolici, invitate a inserire nelle loro proposte creative almeno una che includa una regista donna: mossa attraverso la quale l’azienda, con le sue dimensioni e tutti i suoi brand, come Johnnie Walker, Guinness e Smirnoff, conta di fare la differenza in un settore che oggi vede solo il 7% di registe donne e dove solo il 9% degli spot è diretto da donne (fonte: Center for the Study of Women in Television and Film).

Syl Saller, Chief Marketing Officer di Diageo, spiega «Come inserzionisti abbiamo il potere di normalizzare l’uguaglianza di genere scegliendo cosa mostrare nelle nostre pubblicità e scegliendo da chi farle produrre. Il settore della pubblicità si sta muovendo nella direzione giusta nel promuovere la diversità, ma deve muoversi più in fretta».

Dal canto suo Diageo lo scorso gennaio è stata menzionata nel Bloomberg Gender-Equality Index che connette performance economiche e parità di genere, è presente nel Cranfield School of Management Female FTSE Report 2017 ed è quinta nel Thomson Reuters Global Diversity and Inclusion Index. Il suo comitato esecutivo è composto per il 40% da donne e il board raggiungerà la parità il prossimo aprile quando Ursula Burns entrerà a farvi parte.

Diageo vuole più diversità e più registe donne per i suoi spot. Dalle parole ai fatti con Free the Bid ultima modifica: 2018-02-23T10:54:37+01:00 da Redazione

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