Budweiser torna a comunicare al Super Bowl dopo lo stop dello scorso anno, quando l’investimento di marketing era stato deviato per supportare la campagna vaccinale, e lo fa con uno spot firmato dalla regista premio Oscar Chloé Zhao e dall’agenzia VaynerMedia.
Il film racconta la storia della guarigione del cavallo Clydesdale’s, icona della marca e metafora della resilienza e del carattere indomito dell’America: “In the home of the brave, down never means out”.
La colonna sonora è un arrangiamento live dell’inno nazionale di Gary Clark Jr con altri suoi brani.
“Come birra americana, volevamo tornare al Super Bowl con un messaggio di forza e resilienza” racconta Daniel Blake, Group VP of Marketing, Budweiser & Value di Anheuser-Busch. “Budweiser ha una storia di sostegno al Paese nei tempi difficili e volevamo ricordare alle comunità in tutta l’America che stanno arrivando giorni migliori. Con questo spot del Super Bowl, vogliamo esaltare la perseveranza e la determinazione del Paese e mostrare che, unendoci, possiamo crescere e andare avanti più forti di prima”.
“Nella vita tutti possiamo cadere e il viaggio verso la guarigione è spesso doloroso, lungo e solitario – ha aggiunto Chloé Zhao – Raccontare una storia di perseveranza, speranza e amicizia attraverso l’amato Clydesdales è un’idea che in me ha trovato risonanza”.
Una curiosità: i cavalli Clydesdales sono stati inseriti negli spot televisivi di Anheuser-Busch sin dagli anni ’50 e hanno fatto la loro prima apparizione al Super Bowl nel 1975.