Non la tocca piano la nuova campagna pubblicitaria della birra britannica BrewDog che, con cartelloni out of home a Londra, si è proclamata l’anti-sponsor dei Mondiali di calcio in Qatar.
Parecchio contestato per le numerose violazioni dei diritti umani collegate alla manifestazione, tra le quali le condizioni di lavoro disumane e l’alto numero di morti degli operai immigrati impiegati nella costruzione degli stadi e delle infrastrutture, il torneo non ha visto però defilarsi i suoi principali sponsor, i quali hanno certamente stigmatizzato l’accaduto ma non sono andati oltre.
Come riporta la stampa Uk, i copy della campagna BrewDog realizzati da Saatchi & Saatchi UK dicono ‘Proud anti-sponsor of the World F*Cup,’ ‘The Beautiful Shame,’ ‘Eat, Sleep, Bribe, Football’ e ‘First Russia, then Qatar. Can’t wait for North Korea’.
Il comunicato del brand spiega “Il calcio è stato pensato per essere per tutti. Ma in Qatar l’omosessualità è illegale, la fustigazione è una forma di punizione accettata e minimo 6.500 lavoratori sono morti costruendo gli stadi”, aggiungendo che i profitti della birra Lost Lager venduta durante i Mondiali andrà a finanziare programmi di sostegno ai diritti umani.
L’exploit ha generato anche qualche critica verso il brand, i cui pub trasmetteranno le partite di calcio come del resto tutti i suoi omologhi nel Regno Unito. Critica a cui la marca ha risposto spiegando che “ama il calcio, ma non la corruzione, abusi e morte”.
We're donating all profits made from Lost Lager sold during the World Cup to causes fighting human rights abuses. pic.twitter.com/5OTA9Gn71G
— BrewDog (@BrewDog) November 7, 2022
James Watt, ceo del birrificio, ha dichiarato su LinkedIn «Siamo onesti, le persone guarderanno sempre i Mondiali, così abbiamo voluto dare loro un luogo dove guardarli e insieme raccogliere fondi per stimolare un cambiamento positivo allo stesso tempo. Siamo orgogliosi di lanciare BrewDog come l’anti-sponsor della World F*Cup. Per essere chiari, amiamo il calcio. Quindi unisciti a noi. Brindiamo ai giocatori. Ai fan. Alla libertà di parola. E due dita (fuck off, ndr) a chi pensa che un Mondiale in Qatar abbia senso».
Edit 9/11/2022: Il giorno successivo all’uscita della campagna, la testata del settore beverage Just Drinks ha verificato che le birre BrewDog sono commercializzate in Qatar tramite un accordo di distribuzione con una terza parte legata al governo qatariota, accordo da cui BrewDog trae profitto.
L’accordo è stato confermato dalla stessa azienda, che ha voluto sottolineare come “ciò non sia un endorsement alle violazioni dei diritti umani”, allo stesso modo in cui molte altre aziende come Apple vendono i loro prodotti nel paese senza avallare abusi. “Stiamo facendo la nostra parte per aumentare la consapevolezza su questi scandali e ingiustizie e continueremo a farlo. Se le persone vogliono attaccare i brand, possono rivolgere la loro attenzione agli sponsor ufficiali” ha detto l’azienda a Just Drinks.