A seguito dell’iniziativa promossa dal chairman globale di Weber Shandwick (leggi la notizia) per contrastare il fenomeno della proliferazione delle notizie false online, abbiamo sentito l’opinione dei professionisti della comunicazione e delle PR a cominciare dal CEO dell’agenzia in Italia Furio Garbagnati
“Quello delle fake news è un tema rilevante, che travalica la nostra industry, e l’iniziativa presa dal nostro chairman Jack Leslie è importante e dovrebbe essere seguita anche dalle associazioni professionali locali”.
Furio Garbagnati, CEO di Weber Shandwick Italia, avverte che il tema dev’essere preso con la dovuta attenzione e anche con qualche precauzione. Perché se è vero che è esploso per fattori contingenti – la pervasività del web, le elezioni USA e la Brexit – è anche vero che si tratta di un tema antico, “che la nostra professione conosce molto bene”.
Ma anche perché è pericolosa l’idea di una iper-regolamentazione e perché bisogna saper distinguere tra propaganda, false informazioni e diritto di critica. Garbagnati evidenzia come particolarmente importanti due punti sottolineati nell’appello del chairman di Weber Shandwick: quello della media literacy, su cui si è fatto poco o nulla, e quello del coinvolgimento degli stakeholder (gruppi di pressione, associazioni professionali, ecc.).
Quanto ai potenziali riflessi sullo storytelling dei brand, per il CEO italiano non c’è dubbio che ve ne siano: “lo storytelling è storia, ma anche fiaba e se la storia vincola alla verità, anche quella percepita dai nostri clienti, la fiaba lascia spazio all’abbellimento”, sebbene Garbagnati sia convinto il racconto del brand debba “fare a meno di make-up”.
In Italia ricerche e sondaggi sul tema non ne sono stati ancora fatti e secondo Garbagnati sarebbe bene che se ne occupassero le associazioni di categoria, anche a garanzia di terzietà, assicurando che dal canto suo porterà questa istanza in Assorel, convinto comunque che questo sia un tema fondamentale per riflettere sul futuro della professione e sul processo di disintermediazione abilitato dal web e su cui si possano unire le forze anche con PR Hub.