Nella visione del festival fin dalla sua nascita era prevista una confluenza di linguaggi, di protagonisti, di pubblici. E quest’anno il Festival della Crescita è stato non solo itinerante (21 tappe in 17 città in 2 anni), ma anche compiutamente ‘onlife’ per raggiungere l’intero territorio italiano.
di Francesco Morace, Future Concept Lab
La terza edizione milanese del Festival della Crescita ha visto il salto di partecipazione in streaming: nei 4 giorni dell’evento il MediaLab ha avuto 4.720 visioni complessive con una media di permanenza di 1 ora di connessione.
Possiamo dunque parlare non solo del primo festival italiano itinerante (ormai 21 tappe in 17 città italiane in soli due anni), ma anche di un festival compiutamente ‘onlife’, grazie agli approfondimenti con alcuni Ambasciatori della Crescita e alla diretta Facebook dalla Vision Hall che ha permesso di raggiungere felicemente l’intero territorio italiano.
Nella visione del festival fin dalla sua nascita era prevista una confluenza di linguaggi, di protagonisti, di pubblici, che per quattro giorni, nello stesso luogo – reale e virtuale -, si potessero mescolare e incontrare, anche in modo inaspettato, fertilizzandosi a vicenda.
In questa terza edizione il sogno si è realizzato compiutamente nei dialoghi che hanno visto manager come Thomas Ingelfinger di Beiersdorf e Francesco Pugliese di Conad ragionare di Economia Civile, imprenditori come Armando Marinelli dialogare con esperti di comunicazione, giornalisti come Luca de Biase discutere di fake news con schiere di nativi digitali, demografi come Alessandro Rosina spiegare ai ragazzi il tessuto del loro futuro, grandi visionari come Piero Bassetti interloquire con le giovani start-up di Coldiretti.
Un bell’esempio del tessuto che il festival ha contribuito a creare, è anche rappresentato dal progetto EduOpen introdotto da Paolo Ferri e Paolo Cherubini della Bicocca e Tommaso Minerva dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha messo in relazione digitale decine di università sul territorio italiano.