Oreo sbanca l’audience social al Super Bowl. Grandi in tv Budweiser e Chrysler

La notte scorsa, con la vittoria dei Baltimora Raven, si è chiuso il 47° Super Bowl. E – complice l’imprevisto black out – un tweet a costo zero di Oreo verrà ricordato come il colpo di genio dell’anno, più di molti spot milionari. Tra i migliori secondo la classifica di Usa Today Budweiser, Chrysler, Doritos

Complice il blackout che ha fermato il gioco all’inizio del terzo tempo per una buona mezz’ora, Oreo ha rubato la scene agli sfarzosi e costosissimi spot che andavano in tv, anche al proprio ideato da W+K e legato a una competizione su Intagram, con un solo, semplice e gratuito tweet. Appena è andata via la corrente è partito il tweet ‘Si è spenta la luce? No problem’ con un visual che diceva ‘You can still dunk in the dark’, dove dunk è un’azione di gioco ma vuol dire anche inzuppare un biscotto, condiviso oltre 14mila volte e commentato anche di più.

Artefice del colpo di genio è stato il team dell’azienda e dell’agenzia 360i (Dentsu) che hanno seguito insieme e in diretta la serata, ideando e approvando il messaggio in pochi minuti, come ha raccontato Sarah Hofstetter, president di 360i. Anche altri brand hanno avuto l’idea di giocare sul tema del blackout, come Tide (P&G), Audi che ha preso in giro lo stadio sponsorizzato da Mercedes, e Calvin Klein che ha utilizzato i minivideo di Vine, ma il colpo è riuscito solo al biscotto di Mondelez.

Tuttavia, è bene non perdere di vista che la grande audience del Super Bowl rimane quella televisiva, oltre 100 milioni di telespettatori. E secondo la classifica Ad Meter di Usa Today, che da anni sonda le preferenze del pubblico riguardo agli spot trasmessi tramite il voto di oltre 7000 telespettatori volontari registrati sul sito, ha decretato la vittoria di Budweiser con lo spot ‘Brotherhood’, emozionante storia ideata da Anomaly.

Secondo di poco il divertente spot di Tide ‘Miracle Stain’ di Saatchi & Saatchi che mostra il caso mediatico generato da una macchia a forma di giocatore di football. Storia che – ‘nessuna macchia è sacra’ – svela il teaser lanciato un paio di settimane fa dove si mostrava un detersivo capace di conservare le macchie.

Terzo e quinto gli spot di Chrysler, che ha abbandonato dopo due edizioni il format ‘Imported from Detroit’, senza tuttavia dimenticare il sostegno agli elementi fondativi della società americana: i soldati e i contadini. Oprah Winfrey è la voce dello spot ‘Whole Again’ di Jeep, lungo ben due minuti, dedicato agli uomini e le donne che fanno parte delle forze armate, ideato da GlobalHue di Detroit.

Lo spot ‘Farmer’ dei pick-up Ram, invece, ideato da The Richards Group di Dallas, è basato sul fotoreportage di 10 fotografi, tra cui William Albert Allard, che hanno documentato la realtà dei contadini americani. Un modo per ricordare a chi l’America deve molto.

Quarto posto invece per il film di Doritos ‘Fashionista Daddy’ proposto dall’aspirante filmmaker Mark Freiburger, che avrà la possibilità di lavorare con il regista Michael Bay al prossimo ‘Transformer’.

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Oreo sbanca l’audience social al Super Bowl. Grandi in tv Budweiser e Chrysler ultima modifica: 2013-02-05T14:25:50+01:00 da Redazione

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