La fruizione di contenuti video on-line da qualsiasi device è diventata un’abitudine quotidiana per il 78% dei consumatori mondiali. L’industry segue con interesse questo trend e aumenta i propri investimenti in video branded content. La qualità dei contenuti e dell’advertising è la priorità per investitori ed editori. Il live video sarà il contenuto dell’anno. Ecco quanto emerge dalla ricerca di AOL “State of Industry Video”
Guardare video digitali è oramai un’abitudine quotidiana. In tutto il mondo, ogni giorno, il 78% dei consumatori guarda video on-line (su qualsiasi dispositivo). E il 66% dei consumatori ha dichiarato di avere intensificato questa abitudine nell’ultimo anno.
La crescita dei video è alimentata dal mobile. Il fenomeno è compreso anche dall’ecosistema editoriale e pubblicitario che continua a investire nel mobile. Il 47% degli inserzionisti e il 57% degli editori prevedono di aumentare gli investimenti in video mobile di almeno il 25% nel 2017.
Ma ci sono ancora degli ostacoli che gli investitori stanno affrontando: i tempi di caricamento lunghi, per esempio, continuano a rappresentare una sfida. Un 34% degli inserzionisti sta ponderando gli investimenti video mobile proprio a causa di questo problema. Un altro 46%, invece, punta alla realizzazione di creatività più leggere in grado di caricarsi più velocemente e ridurre così i tempi di attesa.
E’ quanto emerge dalla ricerca di AOL “State of Industry Video”.
“I risultati di questa ricerca sono un’ulteriore conferma alla direzione che la nostra azienda ha preso già da qualche anno, facendo del mobile video uno dei cardini della propria strategia” afferma Christina Lundari, General Manager AOL Italia. “Il video permette di creare un’immediata connessione emotiva con il consumatore e trasmette al meglio i valori di marca”.
VIDEO PILLOLE
La curva dell’attenzione dei consumatori continua a diminuire, soprattutto on-line. Infatti, anche se il consumo di video on-line è in aumento indipendentemente dalla lunghezza del video, è il formato breve a crescere più velocemente. Il 76% dei consumatori guarda video della durata di 1-5 minuti più di una volta a settimana.
GLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI
Nel mondo gli inserzionisti stanno continuando a ridurre i budget destinati alla televisione a favore di investimenti video in ambito digitale. Degli inserzionisti che hanno spostato il budget pubblicitario dalla TV, il 70% si sta concentrando sul video digitale. E alcuni inserzionisti stanno scommettendo fortemente sul mobile, con il 63% che sta spostando gli investimenti proprio sul video mobile.
I marketer non nascondono un certo ottimismo. Il 55% degli inserzionisti prevede che sarà il branded video lo strumento pubblicitario che li aiuterà a generare il migliore ROI nel 2017. Il 52% ritiene che saranno i video della durata di 1-5 minuti a contribuire in modo sostanzioso alle proprie revenue, mentre un 50% vede nei nuovi formati (360°, VR, AR) i contenuti video più redditizi.
Il 64% dei consumatori preferisce guardare video on-line o attraverso un televisore connesso per una maggiore flessibilità, potendo scegliere cosa vedere e quando; il 56% ritiene che sia più comodo e, infine, il 55% sostiene che questo tipo di visualizzazione sia più economica.
LIVE VIDEO
Il 55% dei consumatori guarda video live una o più volte a settimana. E il 66% di tutti i consumatori guarda contenuti live dallo smartphone. Crescono i consumatori che fruiscono di contenuti video per seguire notizie in tempo reale (60%), eventi musicali/concerti (49%) ed eventi sportivi (47%).
VR
Un’altra tendenza in crescita è l’interesse verso la Realtà Virtuale (VR – Virtual Reality). Ben il 42% degli intervistati ha dichiarato di aver guardato un video VR almeno una volta. E il 32% dei consumatori che guarda i video in VR lo fa da smartphone.
LA PUBBLICITÀ: I CONSUMATORI CHIEDONO CHE SIA DIVERTENTE E RILEVANTE
La ricerca di AOL ha sondato anche il rapporto tra consumatori e la pubblicità legata ai contenuti video. Per video di breve durata (1 minuto o meno), il 71% dei consumatori si aspetta che un pre-roll duri meno di 15 secondi. E solo un 7% accetterebbe un pre-roll di 30/60 secondi, quindi più lungo del video stesso.
Ma anche per video di una durata maggiore (oltre i 10 minuti), le aspettative della durata di un pre-roll si attestano sui 30 secondi (37% degli intervistati).
Molti gradirebbero anche un controllo sugli annunci trasmessi. Il 70% dei consumatori concorda sul fatto che “vorrebbero avere un certo controllo su quali annunci guardano”.
Tornando al tema del caricamento, il 61% dei consumatori perde interesse per un video dopo aver sperimentato due interruzioni dovute al buffering e l’81% lo abbandona dopo tre interruzioni di buffering.
LE PIATTAFORME SOCIAL E LA QUALITÀ, I DRIVER DELLA CRESCITA DEL VIDEO DIGITALE PER INSERZIONISTI ED EDITORI
Gli inserzionisti e gli editori hanno identificato due elementi che possono concorrere alla crescita del mercato del video:
• il 47% degli inserzionisti e il 53% degli editori ritengono necessaria una “migliore qualità creativa”, come fattore di crescita della pubblicità video digitale;
• il 46% degli inserzionisti e il 50% degli editori vedono nei “social media” l’elemento di punta per la crescita del video.
LE SFIDE: QUALITÀ E TEMPO DI CARICAMENTO
Ma, come abbiamo già visto, ci sono ancora diversi ostacoli nel mercato del video digitale.
Questi quelli individuati dagli inserzionisti:
• 22% – qualità dell’esperienza vissuta dal consumatore;
• 19% – i costi associati alla produzione di contenuti video di qualità;
• 18% – i volumi di traffico / l’audience.
Questi quelli degli editori:
• 40% – i costi associati alla produzione di contenuti video di qualità;
• 38% – troppe piattaforme a cui doversi adattare;
• 31% – tecnologie dei player carenti.
LA CRESCITA DEGLI INVESTIMENTI IN PROGRAMMATIC VIDEO
Inserzionisti (77%) ed editori (81%) prevedono di aumentare i propri investimenti in pubblicità video erogata in modalità programmatica. Gli inserzionisti puntano a destinare a questa modalità di acquisto il 41% dei loro budget.
E l’intera industry cavalca questa ondata positiva. Per l’80% degli editori la più grande opportunità del video programmatic è rappresentata dall’aver accesso a un più ampio bacino di investitori, e quindi a una maggiore domanda di inventory.
I NUOVI FORMATI VIDEO ALIMENTANO L’OTTIMISMO DEL MERCATO
Il 50% degli inserzionisti vede nei “nuovi formati” video il principale fattore di crescita dei propri ricavi nel 2017. Questi includono i video 360°, i video verticali, VR, AR e Outstream. In particolare inserzionisti ed editori mettono in pole position, per l’anno in corso, i video 360° (58%) seguiti dai video VR (40%).
GLI INSERZIONISTI INVESTONO IN BRANDED VIDEO, MA AUMENTA LA NECESSITÀ DI UNA MISURAZIONE EFFICACE
Il 40% degli inserzionisti dichiara di investire in branded video e intende continuare su questa strada. Gli investimenti si concentreranno su: branded content video (55%); video della durata di 1-5 minuti (52%); nuovi formati, tra cui video 360°, Virtual Reality, Augmented Reality (50%). Tuttavia, l’attenzione si concentra anche sui metodi di misurazione e sulla qualità e sulla qualità dei contenuti legati al branded video. Il 42% degli inserzionisti cita la “qualità dei contenuti” tra le principali sfide del branded content. Altro elemento molto importante per gli inserzionisti – il 41% degli intervistati – sono i costi di produzione.
L’INDUSTRY VEDE NEL DIGITAL VIDEO IL FUTURO DELL’ADVERTISING
Il 65% degli inserzionisti e degli editori concorda nel ritenere il video digitale il futuro della pubblicità. Nel 68% dei casi inserzionisti e editori hanno dichiarato che “la mia azienda capisce l’importanza che il video advertising dovrà avere negli investimenti pubblicitari futuri”.