Già disponibile da oggi Smart Content per ottimizzare l’ooh con i big data. Nel 2018 arriveranno anche SmartBrics per lo smart planning e soluzioni programmatic. In Italia entro l’estate gli schermi digitali saranno 360. Oltre alla flessibilità della pianificazione tutto da esplorare il potenziale dei dati che verranno raccolti attraverso le nuove pensiline/arredo urbano smart
L’out of home è il mezzo che più di tutti si sta trasformando grazie alla digitalizzazione, uno dei quattro assi che reggono la strategia di sviluppo del gruppo JCDecaux insieme a territorio e audience, dati e connettività. All’estero come in Italia gli investimenti crescono e vale lo stesso per i ricavi: nel 2016 la concessionaria a livello globale ha registrato una crescita del 13% del fatturato da digitale, nel primo trimestre dell’anno la crescita è a doppia cifra.
Per sostenere il trend, ma soprattutto per mettere le basi a una nuova fase di sviluppo, ieri IGPDecaux ha annunciato le novità che nei prossimi mesi introdurranno maggiori opportunità e flessibilità nella pianificazione.
«Stiamo vivendo un’epoca di rottura nella quale il più vecchio tra i media si sta reinventando a una velocità folle – spiega il presidente di IGPDecaux Jean Sébastien Decaux – Al di là degli investimenti in software e della tecnologia, siamo un’azienda di sostanza, non di soli messaggi: la materia prima sono spazi, posizioni e trasporti. Continueremo a far crescere gli schermi digitali in Italia, oggi 315, che saliranno a 360 entro l’estate e introdurremo nuove soluzioni per rendere la comunicazione più rilevante ed emozionante».
BIG DATA, SMART CONTENT
Per ottimizzare la comunicazione con i big data e rendere il messaggio più pertinente al contesto, è stata dunque lanciata ieri l’offerta Smart Content: le applicazioni standard permettono di programmare i messaggi a seconda dell’orario del giorno, giorno della settimana, location, previsioni del tempo, temperatura e intensità dei raggi ultravioletti. A queste si aggiungono opzioni ‘ad hoc’ che permettono di intervenire manualmente o automaticamente sulla creatività dei messaggi, introdurre interazione social e di gestire in tempo reale i contenuti.
Nel 2018 arriveranno altre soluzioni digitali: la prima sarà la piattaforma di media planning SmartBrics, già attiva in Uk e in fase di sviluppo in Italia, che serve per studiare meglio e personalizzare gli elementi (rappresentati come mattoncini Lego) della pianificazione in ooh grazie a big data, un’intelligenza sofisticata, design e ux semplici e immediati. Jean Sébastien Decaux ha inoltre annunciato per il 2018 anche l’arrivo della piattaforma di programmatic buying Smart Exchange che conterrà sia l’inventario analogico che quello digitale, sul quale sarà possibile pianificare in RTB, e Smart Api, che permetterà di connettere la SSP della concessionaria con le DMP e DSP.
LA CRESCITA VIENE DALLE CITTA’, POSSIBILI ACQUISIZIONI
Commentando i dati dell’ultima trimestrale rilasciati un paio di settimane fa, Decaux ha quindi aggiunto che la crescita in questo momento sta venendo dalle grandi città come Londra e New York che stanno registrando un’accelerazione notevole, e in generale, nei mercati occidentali. La Cina al contrario è in fase di lento recupero che pesa a livello globale.
L’Italia registra un andamento in leggera flessione “che però non è un trend”, non è preoccupante, in linea con la diminuzione del mercato che arriva però dopo anni di crescita importante.
Nuove possibilità arriveranno con le pensiline smart e i dati che riusciranno a catturare: «In Francia la legislazione è tra le più restrittive, di più che Italia – aggiunge Jean Sébastien Decaux – Noi li trattiamo in modo anonimo e non facciamo stock. Sarà poi importante utilizzare dati pertinenti, relativi alle singole realtà, con la possibilità di confrontare i nostri con quelli dei brand inserzionisti, oltre che quelli tratti da logiche e tendenze dei settori e dei mercati».
Sul fronte acquisizioni la società non ne ha in programma, ma potrebbe valutarle per ampliare la propria quota di mercato oggi tra il 26 e il 28%: “portandola tra il 35% e il 50%, come in Germania e Francia, potremmo ottenere massa critica e portare anche in Italia best practice che farebbero progredire tutto il settore dell’out of home».