Il Mobile World Congress ha qualcosa per tutti i gusti e fornisce indicazioni su cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi anni. Gli specialisti di MEC lo hanno esplorato e spiegano come le tendenze principali avranno impatto sul settore della pubblicità, comunicazione, marketing, consumi e comportamenti
5G E LA CONNESSIONE OVUNQUE, PER TUTTO
Non sarà disponibile prima di altri due anni, ma il 5G sarà indispensabile per un futuro popolato di auto senza conducente e dai device dell’Internet of Things.
Sul piano della comunicazione le decisioni di programmatic buying potranno essere prese ancora più velocemente e con una quantità maggiore di dati. Inoltre migliorerà l’affidabilità della trasmissione di un annuncio pubblicitario a un sempre maggior numero di device mobili. Dal punto di vista del consumatore, significa che i servizi web saranno più veloci e più affidabili e che la connessione fissa potrebbe diventare un ricordo del passato. Da un punto di vista tecnologico consente di studiare possibilità sempre più innovative per case, città e auto connesse.
IL CONTROLLO VOCALE STA PER USCIRE DI CASA
Gli auricolari wireless permettono di essere indossati tutto il giorno e attivare gli assistenti digitali con la voce. Ma le persone sono pronte a usarli in pubblico?
Quando sarà il momento, vedremo come la rivoluzione dell’interfaccia trasformerà le ricerche: è molto più facile parlare che digitare, i termini di ricerca diventano così più lunghi e il linguaggio utilizzato molto più naturale. Anche i risultati di ricerca assumono un format diverso se devono essere dettati piuttosto che riprodotti su uno schermo, così la concezione di sito web ha bisogno di essere rivista. Dobbiamo iniziare a pensare a un futuro dominato dalla voce.
SMARTPHONE, ANCORA IL SOLITO PEZZO DI VETRO
Con tutte le raffinatezze tecnologiche in giro, il modello più chiacchierato è stato il Nokia 3310. Ma ormai gli hardware sono diventati una commodity e gli user sono interessati ormai solo ai servizi a cui possono accedere attraverso di essi.
I brand quindi non devono più solo confrontarsi verticalmente con i competitor tradizionali, ma anche con tutti i brand nell’app store e con tutti i siti esistenti sul web. Devono combattere contro Facebook, Uber, Spotify e Pokemon Go per uno spazio sui device dei consumatori e per uno nelle loro teste. Inoltre le applicazioni pensate per il mobile hanno un’interfaccia molto semplice e un design accattivante; la presenza dei brand dovrà quindi reggere il confronto.
VR ANCORA LONTANA DAL DIVENTARE MAINSTREAM
Al di là del fattore “wow!” iniziale, è difficile immaginarne un’applicazione alla vita di tutti i giorni, al di là del gaming o installazioni esperienziali, un po’ per gli headset ingombranti e per i costi che li confinano a nicchie.
Per alcuni brand questa tecnologia può essere un ottimo modo per dare ai consumatori una sensazione immersiva del prodotto prima dell’acquisto, ad esempio nella categoria viaggi. Per la maggior parte comunque, il punto d’accesso per la VR è il video a 360° che si sta diffondendo per lo più su YouTube e Facebook e offre un’opportunità ai brand più vicini al mercato di massa. Tuttavia è importante utilizzarli solo quando possono davvero creare valore e non solo perché sono di moda.
DIGITAL È PRIMA DI TUTTO MOBILE
Passiamo più tempo a utilizzare il nostro smartphone di qualsiasi altro dispositivo e i più grandi player media sono innanzitutto mobile.
È importante comprendere il ruolo del mobile all’interno del customer journey, così da includerlo in modo efficace nelle strategie di comunicazione. Per alcuni brand sarà l’unico modo per raggiungere un’audience che ormai è sposata con il proprio smartphone e che si trova a suo agio a comprare da mobile così come a condividere la propria vita sui social. Per altri potrebbe essere il miglior modo per ispirare i consumatori prima dell’acquisto in store o da desktop.