La Consob “ha esaminato gli esposti pervenuti relativi all’offerta Cairo su Rcs. Riservandosi ogni eventuale ulteriore accertamento, la Commissione non ha ritenuto, allo stato, sussistenti i presupposti per la sospensione cautelare dell’offerta Cairo”. Lo si legge in una nota della Commissione.
Nei giorni scorsi la cordata IMH nel suo insieme più alcuni singoli soci (Diego Della Valle e Pirelli) hanno presentato in Consob e alla procura di Milano degli esposti su presunte irregolarità nello svolgimento dell’Opas da parte di Cairo Communication. In IMH, che ha lanciato una contro-Opa in contanti un mese dopo l’Ops di Cairo, ci sono anche Mediobanca e UnipolSai oltre che Andrea Bonomi.
Reuters scrive che le contestazioni, dice una fonte che conferma indiscrezioni di stampa, riguardano principalmente tre punti: l’acquisto durante le offerte del 4,2% di Rcs da parte di Urbano Cairo a 1 euro, il possesso di un pacchetto di circa il 4% da parte di Equita (advisor di Cairo) che sarebbe poi confluito nell’Opas e la diffusione del parere dello studio Erede, legale di Cairo, sulla questione dell’Opa prevalente. Su questo, Cairo ed Erede hanno contestato la posizione espressa pubblicamente da Bonomi secondo cui chi avesse superato la soglia minima del capitale indicata nei prospetti avrebbe potuto tenere le azioni ricevute anche se l’offerta non fosse risultata prevalente. Una versione contestata dagli avversari perché in entrambi i prospetti si vincolava la validità dell’offerta, al di là della soglia raggiunta, al controllo di fatto della società.
IMH, riconoscendo la sconfitta, ha poi ufficialmente detto che avrebbe liberato le azioni ricevute in Opa.
Più fonti sottolineano che Consob ha seguito passo passo la dura battaglia che si è combattuta sul mercato per Rcs e che se avesse riscontrato anomalie si sarebbe mossa in autonomia.
L’ulteriore esame condotto dalla Commissione su sollecitazione del fronte sconfitto non ha portato evidentemente alla scoperta di eventi tali da mettere in discussione modalità o esito dell’offerta Cairo, anche se Consob si riserva “eventuali ulteriori accertamenti”.
Cairo Communication può quindi procedere oggi con il pagamento delle azioni ricevute in Opas (0,18 titoli Cairo ogni Rcs più 0,25 euro cash per azione) che lo porterà al 48,82% di Rcs. Entro il 28 luglio, poi, gli azionisti che hanno aderito all’Opa di Bonomi e soci (il 13% circa di Rcs) possono migrare all’offerta di Cairo.
Cairo ha inoltre ricevuto il via libera delle banche finanziatrici. Lo rende noto Cairo Communication, precisando che gli istituti di credito hanno “comunicato di rinunciare all’esercizio della facoltà di richiedere il rimborso anticipato del debito derivante dal contratto di finanziamento del 14 giugno 2013 (come successivamente modificato in data 16 giugno 2016) in ragione dell’acquisto del controllo di Rcs MediaGroup da parte di Cairo Communication”.