L’offerta di acquisto di Andrea Bonomi e soci è migliore della proposta di scambio di Urbano Cairo. Questo il giudizio del cda di Rcs Mediagroup, che oggi si è riunito per esaminare l’Opa lanciata dal numero uno di Investindustrial in cordata con Della Valle, Mediobanca, Unipolsai e Pirelli. A giudizio del consiglio di amministrazione di Rcs gli 0,70 euro offerti sono inferiori al target price di 0,81 euro indicato dagli analisti finanziari, ma sono a premio rispetto all’andamento del titolo sul breve e medio periodo. E, pur senza paragoni espliciti – scrive Adnkronos – sono migliorativi rispetto all’Ops proposta da Cairo Communication, giudicata lo scorso 13 aprile “significativamente a sconto”.
In particolare, secondo il consiglio di amministrazione, l’Opa, che “non è stata concordata, né preventivamente comunicata alla società”, è in gran parte a premio sull’andamento del titolo in borsa negli ultimi mesi. Calcolando le medie dell’andamento del titolo Rcs Mediagroup dal 13 maggio scorso, ultimo giorno di borsa aperta prima della comunicazione dell’Opa al mercato, l’offerta “risulta a premio a tre, sei e dodici mesi”. Calcolando, invece, le medie del titolo Rcs dall’8 aprile scorso, data in cui Cairo Communication ha comunicato la decisione di promuovere l’offerta pubblica di scambio, il corrispettivo dell’Opa di Bonomi “risulta a premio a tre e sei mesi e a sconto a dodici mesi”.
In ogni caso, dal cda del gruppo che edita il ‘Corriere della Sera’, si sottolinea che, “come già evidenziato nel comunicato dello scorso 13 aprile”, data dell’esame preliminare dell’Ops di Cairo, la media dei prezzi delle azioni della società prima dell’8 aprile scorso “è stata influenzata negativamente dall’annuncio della distribuzione della partecipazione in capo a Fca, nonché dal protrarsi del negoziato in corso con le banche finanziatrici”. Inoltre la media delle valutazioni degli analisti che seguono la società indicava, sempre all’8 aprile scorso, un target price di 0,81 euro.