GfK Eurisko. Riduzione, convenienza e qualità, le strategie del consumo di oggi

Dal seminario annuale GfK Eurisko una panoramica su società, media, trend e strategie per comunicare

Un’Italia che soffre di sensi di colpa (sarà il Dna nonostante tutto cattolico) ed è ancora in cerca di un progetto, senza una classe politica che sappia guidarlo. E dove i cittadini stanno affontando la realtà che cambia con forza e determinazione. Questa l’Italia che emerge dal seminario annuale di GfK Eurisko.

«Lo scenario si fa sempre più complesso ma anche piccolo – spiega Silvio Siliprandi, nuovo c.e.o. dell’istituto di ricerca (vedi notizia sotto) – Le istituzioni si sono indebolite ma le sfide quotidiane sono cresciute, c’è più rischio per gli individui, più ansia. Nello stesso tempo grazie alle tecnologie e ai mezzi di trasporto, il mondo è diventato più piccolo e ‘navigabile’. In questo quadro si sono consolidate quattro culture alla base degli stili di consumo: Opportunità, in cui si impara a rapportarsi in modo attivo e consapevole all’offerta; Sostenibiltà, non solo ambientale ma culturale; Relazione, con la ricerca dell’altro, di scambi e di un rapporto di fiducia; ed Esperienza, gioco tra consumi e autogratificazione». In un quadro frammentato ed eterogeneo gli stili del consumo tradizionale calano, mentre cresce quello consapevole ed esperienziale, al di là del risparmio a tutti i costi.

BENESSERE, UN BISOGNO PRIMARIO CHE VA OLTRE LA SALUTE
Per gli italiani la ricerca del benessere è diventato un bisogno primario, cresciuto del 9% che vuol dire 5 milioni di persone in più coinvolte su tale tema. Un segno è l’apertura dei city store Essere Benessere, aperti 24 ore si 24 e dedicati concetto di wellbeing nel senso più ampio, dal farmaco alla Nutella. Non basta però la sola esperienza: è forte anche da domanda di competenza, un aspetto che le aziende, farmaceutiche e non, dovranno considerare per relazionarsi con i consumatori e comunicare.

TUTTI I MEDIA SONO NECESSARI, MA LO SCENARIO DIGITALE E’ APERTO
Nessun media ucciderà l’altro, perchè tutti rispondono a logiche di fruizione differenti, motivazionali e funzionali, che si combinano in modo diverso tra loro. Guardando i media dalla parte del soggetto utente, se una volta questi era un target passivo ora internet ha rivoluzionato lo scenario rendendo il pubblico attivo. Una prospettiva che continua a cambiare fino alle conseguenze più estreme, e anche un po’ alienanti, dei Google smartglasses dove uomo e computer si fondono per una fruizione mediale totalizzante.

LE AZIENDE RIPENSINO SERVIZI E LI COMUNICHINO CON NARRAZIONI INNOVATIVE
«Il sistema è molto più stabile di quel che pensiamo e non vuol dire che non siamo più capaci di prevedere le nostre azioni». Così Fabrizio Fornezza, partner di GfK, spiega che ormai le strategie delle famiglie si sono delineate all’insegna della riduzione dei consumi, della ricerca di convenienza ma senza mortificazioni e al regalarsi ogni tanto delle occasioni di gratificazione. Un mood che si andrà a cronicizzare. Se si è scalata la marcia, a volte lo si è fatto con sollievo. Trasformandosi da consumatori a gestori equilibrati di risorse. Un’occasione anche per le aziende che, per parlare a un consumatore sotto stress, si stanno attrezzando con narrazioni innovative, ripensando anche prezzi e canali e ripensandosi non solo come lanciatori di prodotti ma come fornitrici di servizi utili: Fiat ed Eni con gli sconti sulla benzina, Iveco che permette di acquistare furgoni spendendo i crediti pubblici, Sky che regala Sky Go agli abbonati.

Remo Lucchi. La via d’uscita c’è. Solo con etica e coesione

«Il paese è fermo, gli manca la coesione perchè soprattutto gli manca l’etica, il rispetto per gli altri. Sprecando tutte le energie per problemi interni». Cosa che vale soprattutto per i politici. Così Remo Lucchi ha chiuso il seminario, con idee per una via d’uscita e una provocazione: lasciare il paese in mano alle multinazionali, le uniche che stiano applicando i principi della responsabilità sociale e la redistribuzione dei benefici sul territorio. Ipotesi agghiacciante, una provocazione appunto. Ma su cui riflettere per riscuotersi.

Silvio Siliprandi nuovo ceo di Gfk Eurisko

Silvio Siliprandi

Passaggio generazionale in GfK Eurisko, con la nomina ad amministratore delegato e presidente del cda di Silvio Siliprandi. Remo Lucchi, che non si era voluto ricandidare, sarà invece presidente onorario. «Sono in Eurisko, ora GfK Eurisko, da 18 anni e ho avuto anche l’onore di essere stato un partner di questa società- ha spiegato Siliprandi- Bene quindi che GfK abbia deciso per la continuità».

GfK Eurisko. Riduzione, convenienza e qualità, le strategie del consumo di oggi ultima modifica: 2012-07-12T11:45:39+02:00 da Redazione

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