Più prudente la stima di Nielsen per l’adv nel 2015: -0,1% con tv e radio stabili, internet in crescita e stampa ancora giù

Segnali poco incoraggianti già dal mese di gennaio secondo l’istituto di ricerca

Rispetto a quella di Upa (leggi qui), è più prudente la stima di Nielsen per l’andamento degli investimenti pubblicitari nel 2015. L’isitituto di ricerca fissa al momento una previsione di crescita zero (-0,1%, dato che comprende anche search e social) ma stime più precise verranno comunicate al mercato intorno al mese di marzo. Nel frattempo il mese di gennaio non ha fornito segnali incoraggianti, ha dichiarato Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Business Director di Nielsen, “ma è presto per sbilanciarsi, perche il trend degli ultimi mesi aveva dato buone speranze”. Decisivi saranno “i tre capisaldi della crescita: quantitative easing, debolezza dell’euro e calo del prezzo del petrolio”.

Anche l’Expo potrebbe giocare un ruolo nella crescita degli investimenti, ma al momento – spiega Dal Sasso – l’evento non ha ancora apportato grandi benefici.

A crescere maggiormente quest’anno sarà ancora Internet anche se a un tasso leggermente inferiore rispetto al 7,6% (+135 milioni) del 2014, con video e social in primo piano. Complessivamente internet ha raggiunto la quota del 24% sul totale investimenti – un dato che ci pone in linea con gli altri principali mercati mondiali – per un valore di circa 1,9 miliardi di euro. La Tv viene stimata in linea con l’andamento del mercato – e quindi vicino allo zero – se non leggermente positiva. Mediaset, ad esempio, aveva recentemente indicato una previsione di crescita tra il 2% e il 4% . Sempre in decremento la Stampa, mentre la Radio  sarà stabile e potrebbe godere dell’eventuale effetto positivo dell’Expo.

Per quanto riguarda il 2014, chiuso a -0,4% (includendo anche search e social), si segnalano 7 comparti merceologici in crescita  con un apporto di circa 148 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti nel periodo cumulato: alla crescita degli alimentari (+3,4%, pari a 25 milioni) e della distribuzione (+6,9%, circa 23 milioni), si contrappongono un calo dell’automotive (-4,2%, circa 25 milioni) e la frenata delle telecomunicazioni, che con circa 129 milioni in meno di investimenti rispetto al 2013 registrano una performance negativa del 26,5%.

top 10 settori
Tra i 10 settori più importanti, nel 2014 crescita importante di Alimentari (+25 mln), Finanza/assicurazioni ( +55 mln) e Farmaceutici (+25 mln)

I maggiori apporti alla crescita arrivano da finanza / assicurazioni (+20,6%), farmaceutici e sanitari (+9,3%) ed elettrodomestici (+8,5%), che complessivamente incrementano l’investimento di 85 milioni.

n aziende
In Tv quasi il 30% di aziende in più, ma di piccole dimensioni e con budget contenuti. Nonostante questa crescita, l’investimento medio si è quindi ridotto

La finanza / assicurazioni è il settore che più incrementa la propria quota (+24% circa), seguita da farmaceutici e sanitari (+12,6%) ed elettrodomestici (+11,7%).

Come investono le aziende sul digital.  Differenze evidenti tra macro-settori
Come investono le aziende sul digital. Differenze evidenti tra macro-settori

 

Scarica tutte le tabelle di Nielsen

 

 

Gli investimenti in tv nel 2014

investimenti tv 2014

(stime di Brand News)
Più prudente la stima di Nielsen per l’adv nel 2015: -0,1% con tv e radio stabili, internet in crescita e stampa ancora giù ultima modifica: 2015-02-11T19:42:44+01:00 da Redazione

Related posts